Trump ipotizza dazi all'80% sulla Cina, ma la Casa Bianca fissa una tariffa del 10% per tutti

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Redazione Esteri
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Mentre gli Stati Uniti continuano a ridefinire la propria politica commerciale, Donald Trump ha riacceso il dibattito sui dazi, sostenendo che un’aliquota dell’80% sulle merci cinesi «sarebbe giusta» rispetto all’attuale 145%. In un post sul suo social, il presidente ha rilanciato la sua battaglia per l’apertura dei mercati, scrivendo che «la Cina dovrebbe aprire il suo mercato agli Stati Uniti – sarebbe così vantaggioso per loro!!!». Le sue parole, però, si scontrano con la linea più moderata dell’attuale amministrazione, che ha invece proposto una tariffa generale del 10% per tutti i Paesi, nella speranza di evitare escalation dannose per l’economia globale.
Intanto, sul fronte degli accordi commerciali, Stati Uniti e Regno Unito hanno trovato un’intesa che mette fine a mesi di tensioni sui dazi automobilistici. Dopo veti incrociati e trattative a singhiozzo, Londra e Washington hanno raggiunto un compromesso che, seppur imperfetto, alleggerisce il peso sui costruttori britannici. L’accordo prevede la riduzione o l’abolizione delle tariffe del 25% su acciaio, alluminio e auto, in cambio di un ordine di aerei Boeing per 10 miliardi di dollari. Ma non tutti sono convinti della bontà dell’operazione: secondo Alan Beattie del Financial Times, potrebbe rivelarsi un errore strategico per il Regno Unito.