Guerriglia per Ramy, feriti 5 agenti a Torino. E adesso sale la tensione per il corteo di Milano
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Cori violenti, del tipo: «Assassini di ragazzini!», gente che, in testa al corteo, non ha esitato a lanciarsi contro i blindati di polizia e carabinieri. Il bilancio finale di questa esplosione di rabbia trasformatasi in vera e propria guerriglia urbana sarà di 4 poliziotti e un carabiniere feriti, per fortuna nessuno gravemente. Ma contro le forze dell'ordine gli antagonisti hanno lanciato bombe carta, pietre e bottiglie di vetro e persino delle transenne, per non parlare dei pali sbattuti sulle camionette, dei due commissariati di polizia e di una caserma dei carabinieri letteralmente assaltati. (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
Momenti di tensione nel quartiere San Lorenzo per il corteo «Giustizia e verità per Ramy e Fares». In piazza anche Zerocalcare (Open)
Stavolta si è manifestato per Ramy Elgamy, il 19enne morto a Milano, ma anche giovedì sera il centro delle violenze è stato Torino. Vetri rotti, spray e uova contro il commissariato Dora Vanchiglia che ieri ha chiuso l’ufficio denunce. (Torino Cronaca)
La dinamica dell’inseguimento e le parole a commento dei carabinieri contenute in un video acquisito dai magistrati e diffuso dai mass media, hanno suscitato un’ondata di indignazione nel paese. (Contropiano)
Il corteo, aperto da uno striscione giallo con scritto in italiano e arabo "Giustizia e verità per Ramy e Fares", raggiungerà piazza Duca d'Aosta, passando per corso Monforte e Buenos Aires. (TGR Lombardia)
Quattro poliziotti e un carabiniere feriti; tre presidi delle Forze dell’ordine assaltati (due commissariati di polizia, una caserma dei carabinieri); barriere metalliche, sassi, bottiglie, bombe carta e uova di vernice lanciati contro le divise; cartelli stradali stradicati per essere scagliati contro gli automezzi militari (quattro le vetture danneggiate); muri imbrattati con scritte minacciose (“assassini” e il solito “Acab”: “All corps are bastards”). (Liberoquotidiano.it)
Un appello ribadito anche ieri sera dai circa 500 partecipanti alla manifestazione organizzata dal Coordinamento antirazzista italiano in memoria del diciannovenne egiziano Ramy Elgaml, morto il 24 novembre nello schianto del TMax guidato dal ventiduenne tunisino Fares Bouzidi dopo un lungo inseguimento dei carabinieri iniziato con un alt ignorato in zona corso Como. (IL GIORNO)