Quella del gigante petrolifero Aramco è la più grande Ipo della storia

AGI - Agenzia Italia ECONOMIA

Sette anni dopo, nel 1980, Aramco viane nazionalizzata e nel 1988 diventa la Saudi Arabian Oil Company, o Saudi Aramco.

La cifra supera i 25 miliardi di dollari ottenuti da Alibaba per il suo sbarco a Wall Street nel 2014 e rende l'Ipo del gigante petrolifero saudita la più grande della storia.

Breve ritratto della compagnia saudita. Saudi Aramco è un colosso petrolifero con quasi un secolo di storia alle spalle. (AGI - Agenzia Italia)

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IPO SAUDI ARAMCO: INVESTITORI ESTERI L'HANNO SNOBBATA. Con una valutazione complessiva di $1,7 trilioni, Saudi Aramco vale più degli altri cinque giganti petroliferi mondiali. Obiettivo: far salire i prezzi del petrolio, a beneficio di Saudi Aramco e, dunque, a beneficio delle finanze pubbliche della corona. (Finanza.com)

Numeri che consentono al gigante petrolifero di poter stabilire un prezzo per la quotazione al top della forchetta di prezzo annunciata. L’Ipo destinata a battere Alibaba, ha mantenuto le promesse: la domanda degli istituzionali è stata tripla rispetto all’offerta. (FIRSTonline)

Per la tranche riservata agli investitori retail la sottoscrizione si era chiusa la scorsa settimana a quota 10,2 miliardi di dollari. Il colosso petrolifero saudita ha spuntato il prezzo massimo di 32 riyal per azione a una valutazione di 1.700 miliardi di dollari. (Lettera43)

Come nelle previsioni del mercato, l’Ipo di Saudi Aramco si conferma la più grande della storia. E nel 2020, il regno prevede che il deficit si estenderà a $ 50 miliardi, ha detto il ministro delle finanze del regno ad ottobre, secondo Reuters. (Wall Street Italia)

Inoltre, a questa cifra record si aggiunge anche quella stellare della valutazione di mercato, che si attesta oltre i 1.700 miliardi di dollari. Il colosso petrolifero saudita Saudi Aramco punta a raccogliere fino a 25,6 miliardi di dollari, per l’1,5% delle azioni messe sul mercato. (Wired.it)

La dimensione della quotazione rimane nell'aria, ma in origine si sperava che potesse generare fino a 100 miliardi di dollari. Visto che al momento non e' prevista una quotazione sui mercati esteri, il principe ereditario si affidera' principalmente ai miliardari sauditi per sostenere l'offerta. (Yahoo Notizie)