Scambia falso zafferano per aglio, muore avvelenato - Gazzetta di Parma

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Il ritardo forse gli è stato fatale, perché quando è giunto in Pronto soccorso non è stato possibile il trasferimento al Centro anti-veleni considerate le condizioni generali già compromesse

- TRAVESIO, 06 APR - Un uomo, di 61 anni, di Travesio (Pordenone), è morto avvelenato dopo aver ingerito del colchico, o croco, conosciuto anche come "zafferano bastardo", "falso zafferano" o "arsenico vegetale", confondendolo con l'aglio orsino. (Gazzetta di Parma)

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La situazione è andata via via peggiorando. Mangiato il piatto di pasta assieme alla convivente, che risulta ancora positiva al coronavirus, Pinzana ha subito accusato dolori addominali, diarrea e vomito. (Il Messaggero Veneto)

Valerio Pinzana, molto conosciuto anche per il suo passato da bidello nelle scuole, aveva raccolto questo fiore per errore, non sapeva che fosse molto velenoso e lo ha usato per fare il pesto con cui ha poi condito la pastasciutta. (ilgazzettino.it)

L’uomo è stato ricoverato prima l'ospedale di Spilimbergo dove si è aggravato per poi perdere la vita, questa mattina, al reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Pordenone. Tecnico della Snam Rete Gas, Pinzana lascia il padre, due fratelli e un figlio (Telefriuli)

Il decesso è avvenuto all’ospedale di Pordenone dove era ricoverato da alcuni giorni. Dopo averlo ingerito, l’uomo ha avvertito dolori tremendi, ma non ha chiesto immediatamente aiuto, essendo reduce del Covid e pensando che potesse essere un effetto collaterale tardivo (ilfriuliveneziagiulia.it)

La Roma è una buona squadra, con una rosa interessante, molto tecnica, e che ha sempre dimostrato in campo un ottimo calcio Di sicuro, come accaduto nella finalissima dell’Europeo Under 19 del 2018, venderemo cara la pelle”. (CIP)

Il ritardo forse gli è stato fatale, perché quando è giunto in Pronto soccorso non è stato possibile il trasferimento al Centro anti-veleni considerate le condizioni generali già compromesse Inavvertitamente, però, ha raccolto anche il "colchino d'autunno", specie all'apparenza simile all'aglio ma, a differenza di questo, molto velenosa. (La Nuova Sardegna)