Lo strano asse Calenda-Renzi e la pazienza infinita (per ora) di Zingaretti

AlessioPorcu.it INTERNO

Il lancio dell’AdnKronos fa sobbalzare Nicola Zingaretti, segretario del Pd.

Fino a quando Nicola Zingaretti troverà la pazienza per non ribaltare il tavolo?

“Bene Matteo Renzi.

La loro presa di posizione ha ulteriormente convinto Nicola Zingaretti che c’è la necessità di un Partito completamente nuovo e di una coalizione diversa.

Nicola Zingaretti e Matteo Renzi. Carlo Calenda non fa parte della maggioranza e quindi può effettivamente assumere tutte le decisioni che vuole. (AlessioPorcu.it)

La notizia riportata su altre testate

Con un chiaro obiettivo: spostare il terreno di scontro con Pd e 5 Stelle da Palazzo Chigi alla Puglia. La sensazione è che il leader di Italia Viva, ancora una volta, voglia decidere di testa sua. (ilGiornale.it)

Azione di Carlo Calenda mette radici in Piemonte, così come nel resto d’Italia. “Non ci sentiamo – continua Lubatti – più rappresentati dall’attuale Pd, virato da posizioni condivise ad inaccettabili. (TorinOggi.it)

“L’atteggiamento di Italia Viva in Calabria e in Puglia – attacca Nicola Oddati della segreteria nazionale del Pd – rischia di essere un regalo alla destra di Salvini e al sovranismo. Ho visto che con il movimento di Calenda c’è una convergenza in Puglia, quando andremo a votare in Puglia noi non appoggeremo Emiliano o Fitto e troveremo un terzo candidato”. (Il Valore Italiano)

Mi ostino a pensare che quella di Renzi, Calenda e Della Vedova non sia una decisione definitiva ma un avviso ai naviganti. Agli «errori» di Emiliano «non si rimedia» dividendo la coalizione di centrosinistra con un candidato presidente aggiuntivo rispetto a quello eletto dalle primarie”. (ruvochannel.com)

E gruppi di coordinamento con tutte le forze politiche sulle questioni più sentite dai pugliesi, a cominciare sicuramente dalla scrittura del nuovo PSR e dalla sanità. Il nuovo programma sarà scritto in modo partecipato: “Organizzeremo assemblee, come abbiamo sempre fatto, ma con delle forti innovazioni. (CassanoLive)

Lo strappo dell'ex premier sta agitando le acque nel centrosinistra pugliese a quattro mesi dal voto per il rinnovo della Regione guidata dall'ex sindaco di Bari. In lizza l’ipotesi di Dario Stefàno, vicepresidente dei senatori Pd, in ottimi rapporti con Renzi e da tempo critico verso Michele Emiliano. (Il Fatto Quotidiano)