Andrea Locatelli, la prima vittoria in Superbike e il riscatto di un pilota senza scorciatoie





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Ad Assen, tempio della velocità dove la storia del motociclismo si intreccia con curve leggendarie, Andrea Locatelli ha scritto una pagina che mancava al suo palmarès: la prima vittoria in Superbike. Un traguardo che, seppur atteso, arriva dopo un percorso costellato di prove superate con quella determinazione silenziosa che lo distingue. Nato ad Alzano Lombardo nel 1996, cresciuto tra le salite della Bergamasca — quelle che da Nembro portano a Selvino, dove l’asfalto si fa scuola —, Locatelli ha costruito la sua carriera senza clamori ma con risultati concreti. Ventidue podi in Superbike prima di questo weekend olandese, un titolo mondiale Supersport nel 2020 e la pazienza di chi sa che il successo, a volte, è questione di persistenza.
Mentre la sua Yamaha tagliava il traguardo, pochi chilometri più indietro, un altro italiano viveva una giornata opposta. Nicolò Bulega, reduce dal trionfo in Gara 1, è stato tradito due volte dalla sua Ducati V4R: prima nella Superpole Race, poi in Gara 2, quando ormai il podio sembrava a portata. Il ritiro a pochi giri dalla fine, seguito dalle immagini del pilota reggiano in lacrime, ha offerto un contrasto crudo con la gioia di Locatelli. Bulega, che pure aveva mostrato una guida impeccabile, ha trovato conforto solo nell’abbraccio della compagna Camilla, mentre il paddock assisteva al capriccio del destino che spesso governa questo sport.
«Finalmente, un weekend incredibile», ha commentato Locatelli, che da anni dimostra come il talento, unito a un lavoro metodico, prima o poi paghi. Nico Cereghini, voce storica del motociclismo, lo ha definito «un pilota nato sulla strada per Selvino», sottolineando quel legame viscerale con il territorio che forgia caratteri resistenti. La vittoria ad Assen, del resto, non è solo un sigillo sul presente: è il punto d’arrivo di un viaggio iniziato in Moto3, passato per il mondiale Supersport e approdato in Superbike nel 2021, senza mai perdere di vista l’obiettivo.