Produzione industriale ancora giù a marzo: è il 26esimo mese di calo





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Redazione Economia
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Nonostante un lieve incremento dello 0,1% rispetto a febbraio, la produzione industriale italiana continua a segnare il passo, confermando una tendenza negativa che ormai si protrae da ventisei mesi consecutivi. I dati diffusi dall’Istat, del resto, non lasciano spazio a interpretazioni: su base annua, marzo 2025 chiude con un -1,8%, un dato che, seppur in lieve attenuazione rispetto ai mesi precedenti, ribadisce le difficoltà strutturali del settore.
La flessione, che coinvolge quasi tutti i comparti – con l’eccezione parziale dell’energia – si fa sentire soprattutto in alcuni ambiti specifici. Tra questi, spiccano il crollo dell’abbigliamento e quello dell’automotive, mentre la fabbricazione di articoli in gomma e plastica, pur registrando un -0,1% su febbraio, subisce un calo del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Se il confronto mensile offre un barlume di ottimismo, con quel +0,1% che si inserisce in un primo trimestre comunque in leggera ripresa (+0,4% rispetto al trimestre precedente), la fotografia annuale rimane impietosa. Il dato, depurato dagli effetti di calendario, dimostra che l’industria italiana fatica a trovare una direzione, schiacciata tra congiunture sfavorevoli e una domanda che non decolla.