Gb: media vaticani, Archie non è una foglia secca

La Gazzetta del Mezzogiorno ESTERI

Eppure alcuni devono morire perché leggi, sentenze, altre persone hanno deciso che così deve essere"

"Archie non è una foglia secca, è un bambino in carne ed ossa, come lo erano Charlie Gard, Alfie Evans e lo è Tafida Raqeeb, curata in Italia dopo il braccio di ferro con le autorità sanitarie londinesi.

Curare non significa esclusivamente guarire, ma farsi carico: di chi sta soffrendo, di chi è debole, di chi è fragile", si legge in un editoriale. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri giornali

Anche la Corte dei Diritti dell'Uomo, a cui la coppia si era rivolta come ultima opzione, ha dichiarato che non sarebbe intervenuta per impedire l'interruzione del trattamento di supporto vitale. "Siamo assolutamente delusi, non abbiamo diritti sui nostri figli, è disgustoso", ha dichiarato in lacrime la mamma del ragazzino, Hollie Dance. (Repubblica TV)

"Siamo assolutamente delusi, non abbiamo diritti sui nostri figli, è disgustoso", ha dichiarato in lacrime la mamma del ragazzino, Hollie Dance. Archie potrebbe essere trasferito in un hospice per essere "accompagnato" alla morte (Corriere TV)

L'ultima battaglia legale. Fino all'ultimo i genitori di Archie si sono battuti per poter trasferire il figlio in Paesi come l'Italia o il Giappone dove al piccolo sarebbe stata garantita assistenza. Archie Battersbee deve restare in Inghilterra. (ilGiornale.it)

Il Catechismo così prosegue: «Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire». Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 2278 afferma che è lecito sospendere procedure mediche «onerose [non solo economicamente], pericolose, straordinarie o sproporzionate». (Famiglia Cristiana)

Il Caso Archie. Stiamo parlando, ovviamente, della tragica vicenda del dodicenne Archie Battersbee, trovato in coma dalla madre ad aprile, disteso a terra con una corda intorno alla testa, probabilmente per un gioco sui social finito in disgrazia. (Nicola Porro)