Daniela, adottata e malata di tumore: madre biologica accetta di fare il prelievo che può salvarla

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Svolta nella vicenda di Daniela Molinari, la donna di 47 anni malata di tumore che da tempo chiedeva alla sua madre biologica di sottoporsi a un prelievo di sangue che potrebbe salvarle la vita.

Il tribunale ha mediato tra le due donne garantendo i diritti di entrambe. Sulla vicenda di Daniela Molinari si era detto e scritto molto, anche senza conoscere il contesto che aveva spinto la madre a darla in adozione dopo averla partorito. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Daniela Molinari può sperare: la madre biologica ha acconsentito al prelievo del sangue per fornire una mappatura genetica e quindi accedere a una cura sperimentale per curarsi. Daniela Molinari lavora da psicologa in un centro per persone con disturbi psichici, soprattutto giovani (Il Riformista)

Un ripensamento 'indottò dal Tribunale dei minori, che ha fornito alla donna, settantenne, tutte le garanzie sull'anonimato e la riservatezza. Ma Daniela non si è arresa: ha scritto alla madre una lettera aperta che è un pugno nello stomaco (Gazzetta del Sud)

Si accende una piccola speranza per Daniela Molinari, la donna di 48 anni che – dopo essere stata abbandonata alla nascita dalla madre biologica, che la fece trasferire in un orfanotrofio – ha recentemente scoperto di essere stata colpita da un tumore ed è stata inserita in un programma di cure sperimentali. (Leggilo.org)

I carabinieri del comando provinciale di Milano hanno precisato che al momento del fatto la donna si trovava in casa con la figlia 17enne. I contorni della vicenda non sono ancora chiari e sul caso sono in corso accertamenti. (MilanoToday.it)

La voce di Daniela Molinari trasmette serenità dopo giorni angoscianti a interrogarsi su un comportamento che non riusciva a comprendere. E forse anche la durezza dei toni è servita alla fine a crepare quel muro spesso e invisibile che solo la vera mamma di Daniela sa cosa cela dietro (Il Messaggero)

All'inviata delle Iene la donna aveva spiegato di essere pentita e di averlo fatto perché era "troppo amica della figlia". Aveva solo 15 anni e girava video hot insieme al fidanzatino di 17, che poi metteva sui social network in cambio di denaro. (La Repubblica)