Mps, i dipendenti oggi in sciopero: "Rischiamo un conto salatissimo, coinvolgeteci nel progetto"

Corriere di Siena ECONOMIA

Una breve premessa prima di passare alle ragioni per incrociare le braccia: “Oggi siamo in sciopero perché il nostro futuro è incerto

Così, rotto l'incantesimo, oggi i 21 mila lavoratori dell'istituto di credito senese hanno deciso di incrociare le braccia per 24 ore.

Come per i dipendenti la necessità di esternare il malessere di questo momento, messo nero su bianco in una lettera.

Con l'uscita del Tesoro dal capitale azionario di Banca Mps, prevista a meno di variazioni ad aprile 2022, per i dipendenti sono cambiate le carte in tavola. (Corriere di Siena)

Ne parlano anche altre testate

(HelpMeTech)

"Un no categorico alla svendita a pezzetti, ai seimila licenziamenti di cui si parla e ai regali miliardardi a UniCredit. Nelle cinque metropoli che vanno al voto, il centrodestra non ha mai governato soltanto a Torino (LA NAZIONE)

Vi chiediamo lo sforzo di comprendere le nostre ragioni e di essere solidali con la nostra protesta» E ancora: «Oggi siamo in sciopero perché abbiamo affrontato la crisi senza nasconderci, mettendoci la faccia e accollandoci la nostra parte di sacrificio economico, per un risanamento promesso e mai arrivato. (Corriere Fiorentino)

Davvero tutti i sacrifici che la banca ed i senesi hanno fatto nei secoli non meritano rispetto?” Lo afferma il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, in un post su Facebook, all’indomani dello sciopero dei dipendenti di Banca Mps Credo che il premier Draghi non abbia ancora visto il dossier Mps. (LaPresse)

(LaPresse) Matteo Salvini si dice preoccupato della sorte della Banca Montepaschi e avverte: “Siena sta vivendo un momento scandaloso, convocheremo l’ex ministro Padoan in Parlamento perché vogliamo capire se qualcuno vuole svendere la banca più antica del mondo”, le parole del leader della Lega a margine di un evento elettorale a Roma. (LaPresse)

Per questo rivolgiamo la nostra solidarietà ai dipendenti Mps e alle loro famiglie mentre rivendicano il loro diritto di essere ascoltati dal MEF affinchè la loro voce abbia un peso nella ricerca di una soluzione equa e sostenibile di questa difficile vertenza (Siena News)