Lotta all'Alzheimer, arriva il primo farmaco. Burioni esulta

Virgilio Notizie SALUTE

Burioni esulta Approvato negli Stati Uniti il primo farmaco in grado di contrastare il morbo di Alzheimer. Dopo vent’anni di insuccessi nella ricerca scientifica sulla lotta al morbo di Alzhaimer, la Fda statunitense ha approvato il primo farmaco in grado di contrastare il meccanismo della malattia, l’Aducanumab.

“È il primo farmaco dopo vent’anni che sembra poter aiutare i malati, ma non sarà per tutte le persone colpite da Alzheimer”, ha detto all’Ansa Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di neuroscienze-neuroriabilitazione dell’Irccs San Raffaele Roma. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altre testate

Tante strade sono state intraprese, negli ultimi vent’anni, per la lotta alla malattia Alzheimer. In caso contrario la FDA potrebbe ritirare l’approvazione (SpyNews.it)

Ma perché il nuovo farmaco sia efficace, occorrerà poi rendere più accurate le diagnosi: oggi su 10 pazienti con decadimento mentale e neurodegenerativo, solo 5 o 6 hanno l’Alzheimer Per la prima volta negli ultimi 20 anni, infatti, è stata autorizzata una nuova terapia, che in questo caso è a base di Aduhelm, un anticorpo monoclonale. (The Italian Times)

La terapia consiste in una iniezione al mese per via endovenosa che nella terapia contro l’Alzheimer contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo dei pazienti che si trovano allo stadio iniziale della malattia. (L'Osservatore d'Italia)

Il nuovo farmaco è un anticorpo monoclonale, significa che agisce in modo mirato e dunque solo nei soggetti che hanno questa malattia» Gli esperti italiani parlano di svolta epocale perché per la prima volta agisce sulle cause. (Donna Moderna)

L’Aduhelm sarebbe il primo farmaco a intervenire non solo sui sintomi ma in modo diretto sui meccanismi fisiologici dell’insorgere della malattia, ovvero la formazione di placche betamiloidi sul cervello. (Gazzetta di Modena)

L’Aduhelm sarebbe il primo farmaco a intervenire non solo sui sintomi ma in modo diretto sui meccanismi fisiologici dell’insorgere della malattia, ovvero la formazione di placche betamiloidi sul cervello. (La Nuova Ferrara)