Dietrofront: Candy riporta in Brianza la produzione di 100mila lavatrici fatte in Cina

IL GIORNO INTERNO

Haier, il colosso asiatico degli elettrodomestici che un anno e mezzo fa ha comprato per 475 milioni di euro il marchio Candy, riporterà nella fabbrica di Brugherio la produzione di 100mila lavatrici che in questo momento vengono assemblate in estremo oriente.

«Le intenzioni di Haier sono quelle di costruire in Brianza 100mila lavabiancheria a incasso che attualmente vengono realizzate proprio a Jiangmen (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La produzione delle lavatrici ad incasso, precedentemente trasferite presso lo stabilimento cinese di Jinling, torna dunque in Italia, a Brugherio. Per produrre 100mila lavatrici da incasso - aggiungono dalla Fiom - servono investimenti per 600mila euro. (Monza Today)

Si tratta di un prodotto a maggiore valore aggiunto rispetto a ciò che attualmente si produce nello stabilimento di Brugherio. «È frutto del confronto sindacale e del dialogo costruttivo di questi mesi - continua Occhiuto - che ha portato la multinazionale ad assumere questa decisione importante. (Corriere della Sera)

I proprietari cinesi di Candy riportano la produzione in Brianza. "La produzione dovrebbe partire entro la metà del prossimo anno, attorno al mese di giugno. Il colosso cinese Qingdao Haier lo scorso anno ha comprato per 475 milioni di euro gli elettrodomestici Candy. (Milano Fanpage.it)

Si parla di oltre 100.000 lavatrici da incasso che per essere prodotte necessitano di investimenti per oltre 600.000 euro ed è stato concordato di erogare un premio di 800 euro per gli operatori diretti di produzione. (L'HuffPost)

Monza Candy, la rivincita degli operai italiani. Le intenzioni di Haier sono quelle di costruire in Brianza 100mila lavabiancheria a incasso che attualmente vengono realizzate proprio a Jiangmen. Un impianto da 35 milioni di euro capace di sfornare fino a 2 milioni di lavatrici all’anno. (Nuova Brianza)

"Abbiamo sempre sostenuto che lo stabilimento di Brugherio, se debitamente supportato da investimenti, fosse pienamente competitivo. "Si tratta di un prodotto a maggiore valore aggiunto rispetto a ciò che attualmente si produce nello stabilimento di Brugherio" ha aggiunto Occhiuto. (Today)