Vermiglio, la recensione: alla fine la vera scoperta del film è lo sguardo di Maura Delpero

Vermiglio, la recensione: alla fine la vera scoperta del film è lo sguardo di Maura Delpero
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Pubblicazione: 04 settembre alle 07:26 Più ci allontaniamo dalla fase contadina della nostra società, più quello stile di vita legato ai tempi della natura scompare, anche nelle comunità rurali o montane, e più il cinema sembra riempirsi di un senso di nostalgia e mancanza per quell’epoca. Nostalgia per epoche che quasi nessuno (sia tra gli spettatori che tra i realizzatori) ha vissuto. È il caso di Vermiglio, ambientato nell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale in Friuli, nella comunità per l'appunto di Vermiglio, tra i monti. (BadTaste)

Ne parlano anche altri giornali

Ambientato alla fine della Seconda Guerra Mondiale in un comune montano della provincia di Trento, il lungometraggio di Maura Delpero è un viaggio dell’anima, scandito dal passare delle stagioni. Nel cast Martina Scrinzi, Tommaso Ragno e Sara Serraiocco (Sky Tg24 )

Gli uomini più anziani li criticano e gli danno de vigliacchi ma la guerra la vivono da lontano. Seconda guerra mondiale. (il manifesto)

E' ambientato fra le montagna della Val di Susa e racconta l'ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia che, con l'arrivo di un soldato rifugiato, perde la pace proprio nel momento in cui il mondo ritrova la propria. (il Dolomiti)

‘Vermiglio’ a Venezia 81, il film-mondo sulle radici del paese Italia

E dunque posava su di lei uno sguardo inedito, un invito a seguirla. È con tocco lieve che Maura Delpero si accosta a una storia che le è apparsa in sogno prima ancora che razionalmente. (Corriere della Sera)

Pubblicazione: 02 settembre alle 20:11 (BadTaste)

Ha circa 1.800 abitanti e nel film omonimo si vedono quasi tutti. Non si è limitata a salire al paesello con una troupe … (la Repubblica)