Buenos Aires, corteo Lgbtiq+ contro le politiche di Milei

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Migliaia di argentini hanno protestato sabato contro un discorso del presidente Javier Milei a Davos, in cui ha insultato la comunita' LGBTIQ+ associandola alla pedofilia, ha messo in discussione la politica di genere e ha affermato che il femminismo cerca "privilegi" che compromettere l'uguaglianza davanti alla legge. Con lo slogan "Marcia federale dell'orgoglio antifascista e antirazzista", organizzazioni LGBTIQ+, femministe, per i diritti umani e studentesche, movimenti sociali, sindacati e politici dell'opposizione sono scesi in piazza in tutto il paese e in altre citta' all'estero per dire "basta" ed evitare la regressione in politiche di genere e inclusione. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre testate
Il governo dell'Argentina ha annunciato che proporrà l'eliminazione del femminicidio dal codice penale sostenendo che l'attuale norma implica «una distorsione del concetto di uguaglianza che crea solo privilegi, mettendo metà della popolazione contro l'altra». (LaC news24)
Argentina, collettivi femministi e Lgbtqi+ in marcia contro Milei 02 febbraio 2025 (Il Sole 24 ORE)
Se la stampa dem avesse avuto l’idea, o il coraggio, avrebbe chiesto a un vignettista di disegnare Javier Milei con la motosega d’ordinanza a capo di un plotone di esecuzione similmente armato. Di fronte, bendate e di spalle, una fila di donne. (Liberoquotidiano.it)

Il governo argentino, guidato dal presidente Javier Milei, ha annunciato l’intenzione di rimuovere il reato di femminicidio dal codice penale, scatenando polemiche e dibattiti accesi in tutto il Paese. (Ultima Voce)
Invece se leggete perché il suo governo ha cancellato il femminicidio dal codice penale argentino, vi accorgete del buon senso che anima quella decisione. (Marcello Veneziani)
Appellarsi al concetto di uguaglianza è la strategia (purtroppo) spesso vincente degli autocrati per ottenere consensi dalle masse. (Luce)