Napoli: poche fiale di Pfizer, stop ai vaccini per gli over 80

Il Mattino SALUTE

LA RICERCA Vaccino italiano, Ceinge di Napoli e Reithera rinnovano l'accordo. Ultimo aggiornamento: 23:02

La decisione è stata presa dalla Asl Napoli 1 Centro in quanto, si apprende, la fornitura in termini quantitativi non è adeguata alla necessità di somministrare vaccini sia agli over 80 sia al personale sanitario arrivato alla scadenza dei 21 giorni dalla prima dose già somministrata.

APPROFONDIMENTI LE CRITICITÀ Vaccini, a Napoli non si prenota un over 80 su due: «Non. (Il Mattino)

Se ne è parlato anche su altre testate

La lotta alla pandemia ​Vaccino Pfizer: intese su siti produzione in Germania e Svizzera Da Delpharm, a Merck KGAa, da Polymun a Rentschler e DermaPharm. Albert Bourla, Ceo di Pfizer. Condividi. La casa farmaceutica statunitense Pfizer, con sede a New York, ha individuato e avviato trattative con undici aziende con stabilimenti in Europa per ampliare la produzione del suo vaccino anti-Covid, la maggior parte di essesi trova in Germania, altre in Svizzera. (Rai News)

Almeno negli States dove servirà testarlo su poche centinaia di persone, ha annunciato la Food and drug administration (Fda) Già consegnate ai National Institutes of Health statunitensi le dosi per l’avvio dello studio clinico che sarà chiamato a testare efficacia e sicurezza. (Open)

«Questo studio è fondamentale per capire la sicurezza di una terza dose di richiamo e per valutare l'immunità contro le varianti in circolazione», ha detto Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer na terza dose ("booster") del vaccino da somministrare qualche mese dopo le prime due per proteggere al meglio le persone anche dalle nuove varianti del coronavirus. (Ticinonline)

La disponibilità dei vaccini Pfizer è infatti al limite e quindi le dosi che restano saranno utilizzate per completare le immunizzazioni del personale sanitario in scadenza dai 21 giorni dalla prima dose. (Rai News)

Lo hanno annunciato le due società (Corriere del Ticino)

È ciò che stanno valutando Pfizer e BioNTech che hanno offerto ai partecipanti della sperimentazione clinica di Fase 1 la possibilità di ricevere un secondo richiamo da 30 microgrammi tra i 6 e i 12 mesi dopo le prime dosi. (Ticinonews.ch)