Nei bollettini solo i contagi con sintomi? Stop dell’Iss ai governatori: «Così non sapremmo quanto e dove circola il virus»

Open SALUTE

Il monitoraggio, secondo gli esperti dell’Iss: «deve contenere i positivi e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di Covid-19 (sintomi respiratori, febbre elevata, alterazione gusto e olfatto)».

Perché non è solo una questione di numeri. In realtà inserire gli asintomatici nel bollettino giornaliero non è solo una mera questione numeri.

«Oggi – spiega l’Emilia Romagna – i parametri includono pazienti che entrano in ospedale per altre patologie e poi risultano positivi ma senza sintomi. (Open)

Su altri giornali

Pertanto, la definizione di caso usata in sorveglianza non riveste alcun ruolo nel definire le misure di auto-sorveglianza e quarantena. «I positivi asintomatici vanno conteggiati tra i casi Covid». (LaC news24)

La definizione di caso utilizzata per la sorveglianza epidemiologica nazionale non comprende i contatti dei casi confermati e la stessa sorveglianza non ne monitora l’andamento nel tempo. FAQ ISS Di. La sorveglianza per controllare l’evoluzione della pandemia “deve contenere i positivi e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di Covid-19 (sintomi respiratori, febbre elevata, alterazione gusto e olfatto)”. (Orizzonte Scuola)

2022-01-14T07:11+0100. 2022-01-14T08:43+0100. (Sputnik Italia)

L'Iss poi nega che l'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, abbia recentemente cambiato la definizione di caso. Gli esperti affermano che la definizione di caso di sorveglianza deve contenere tutti i positivi e non solo i casi di “sintomatologia più indicativa”, cioè sintomi respiratori, febbre elevata e alterazione di gusto e olfatto. (Fanpage.it)

La definizione di caso utilizzata per la sorveglianza epidemiologica nazionale non comprende i contatti dei casi confermati e la stessa sorveglianza non ne monitora l’andamento nel tempo. La definizione di caso utilizzata nella sorveglianza epidemiologica definisce le misure di isolamento? (QUOTIDIANO NAZIONALE)

di Adriana Logroscino. I governatori insistono.Sono almeno tre le Regioni che rischiano il passaggio in arancione da lunedì. Il primo: l’Ecdc (organismo europeo di controllo delle malattie) «non ha cambiato la definizione di caso utilizzata per la sorveglianza delle infezioni da Covid». (Corriere della Sera)