Regno Unito, debito, tasse e sussidi: la ricetta laburista scatena la rivolta di imprese e mercati

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Liberoquotidiano.it ECONOMIA

Sandro Iacometti 13 gennaio 2025 Promemoria per gli esperto ni di politica ed economia: non furono le politiche liberiste di Liz Truss a provocare la tempesta finanziaria che nell’autunno del 2022 disarcionò in una cinquantina di giorni la premier conservatrice, ma la scarsa capacità di tenere le finanze pubbliche al riparo dalle congiunture nazionali e internazionali. Ora, infatti, a scatenare la paura dei mercati britannici non è il taglio delle tasse, bensì esattamente il suo contrario. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri media

Le tendenza di medio periodo del cambio Sterlina britannica contro Dollaro USA si conferma negativa. Al contrario, nel breve termine, si evidenzia un miglioramento della fase positiva che raggiunge la resistenza più immediata vista a quota 1,2299. (Teleborsa)

Oltre le analisi finanziarie ‘affariste’ Crolla la fiducia nel debito di Sua Maestà e gli investitori esteri vendono Gilt, ovvero i titoli di stato, e sterline. Il rendimento del titolo di debito a 10 anni inglese è finito al 4,93% ai massimi da 2008, quello dei 30 anni al 5,47% (come nel 1998). (Remocontro)

Un decennale britannico paga il 4,85% (5,4% il trentennale), oltre un punto percentuale in più di un anno fa (Il Fatto Quotidiano)

Dal 2011 sembra passato un secolo e oggi il mondo sembra rovesciato con la Gran Bretagna a essere bersagliata sui mercati finanziari: la settimana per il neo governo laburista di Keir Starmer (in foto) è iniziata sotto i peggiori auspici con la caduta della sterlina e l'allarme del debito, ma soprattutto con il rischio che la persistente incertezza possa a un certo punto scatenare il panico nei mercati. (il Giornale)

La sterlina britannica continua a essere sotto pressione, segnando il sesto giorno consecutivo di perdite e scendendo dello 0,4% a 1,2156 dollari. La valuta ha vissuto una settimana difficile, toccando un minimo di 14 mesi a 1,2097 dollari lunedì, e proseguendo la sua discesa a causa di un rafforzamento generale del dollaro e delle persistenti preoccupazioni riguardo alla situazione economica e finanziaria del Regno Unito (Agenparl)

Il primo ministro laburista, Keir Starmer, sembra fare buon viso a cattiva sorte. Di sicuro la tempesta che aveva travolto i governi conservatori che l’hanno preceduto non si è attenuata e, anzi, all’indomani della manovra finanziaria presentata da Rachel Reeves, super ministra economica e prima cancelliera dello Scacchiere donna nella storia del Regno, ha finito col portare ai minimi le quotazioni dei titoli di stato. (Il Giornale Di Vicenza)