Aggressione sessuale in via Cornalias | La denuncia della giovane: "Non state in silenzio" | Cagliari, Prima pagina

Cagliaripad INTERNO

Con la speranza – conclude la giovane – che si riesca a prevenire un altro evento di questo tipo, spronandovi a denunciare sempre e subito con qualsiasi mezzo, ma mai restare in silenzio”

È stata proprio la ragazza ad aver raccontato l’accaduto sui suoi profili social, dopo aver fatto denuncia ai carabinieri ed essere stata sottoposta a una visita medica al Brotzu.

Questi i fatti: “Ieri sera sono – scrive la giovane – stata vittima di uno spiacevole evento. (Cagliaripad)

Su altri giornali

Una doppia violenza subita, come donna e, come volontaria della Croce Rossa per la violenza subita anche per la divisa che indossava, in un momento come quello della pandemia di Covid-19 in cui il volontariato, tra l’altro, mette a repentaglio la propria incolumità per essere accanto ai più vulnerabili”. (Casteddu Online)

Una volta scaricata (Google Play, App Store, App Gallery) e installata, l’app entra in funzione sullo smartphone e si attiva in caso di pericolo. Help Family avvisa i familiari. . Permette di inviare una richiesta di aiuto semplicemente agitando (shake) il telefono 3 volte o più volte(impostazione variabile manualmente) (Ultime notizie dall'Italia e dal mondo)

A cura di Davide Falcioni. Natalia Vacca Ferrai, volontaria della Croce rossa italiana e studentessa all'Università di Cagliari di 21 anni, è stata aggredita e molestata da un uomo mentre raggiungeva la mensa dell'ateneo. (Fanpage.it)

“Forza Natalia, non sei sola. Siamo in tante, e siamo sempre dalla parte delle donne che denunciano, che non si arrendono al silenzio complice, che si ribellano all’aggressione anche morale di una società che non la smette di guardarci come oggetti da violare. (Casteddu Online)

Continuerò a fare la mia vita normale, quanto accaduto non mi fermerà, forse avrò un ‘arricchimento’ in più, in negativo. Tante ragazze mi hanno contattata, dicendomi di aver vissuto la stessa situazione, sempre nella stessa zona” (Casteddu Online)

La ventunenne, studentessa universitaria iscritta in Giurisprudenza, stava raggiungendo la mensa di via Sulcis: “Avevo appena finito il turno da volontaria della Croce Rossa, indossavo la divisa. Questo denota una pericolosissima mancanza, che può spingere le vittime a non insistere con la denuncia e a lasciar perdere (Casteddu Online)