Cina, 2 positivi a Tianjin: test a tappeto a 14 milioni di abitanti e 76mila in quarantena

Il Mattino ESTERI

Uno scenario che, pur completando i test in tutta la città, potrebbe far emerge altri casi nell'immediato futuro

Da ieri sera, i biglietti dei treni tra le due città non erano più acquistabili online.

La variante Omicron preoccupa la Cina a poche settimane dall'inizio delle Olimpiadi invernali.

APPROFONDIMENTI LA PANDEMIA Cina, tre casi (asintomatici) di Covid bastano per mettere in.

Tianjin è stata la prima città della Cina a rilevare un caso importato di Omicron in un viaggiatore asintomatico arrivato dall'estero il 13 dicembre. (Il Mattino)

Su altri media

I casi Covid sono in aumento in tutto il Paese, con focolai a trasmissione locale della nuova variante. Per fermare la circolazione del contagio, come riporta il quotidiano tedesco Spiegel, le autorità competenti hanno addirittura vietato ai cittadini di intervenire direttamente in caso di incidente stradale in cui siano coinvolti mezzi speciali. (Fanpage.it)

Sconsigliati i viaggi tra Tianjiin e Pechino. Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino ha consigliato ai residenti della capitale di non visitare Tianjin e a quelli di quest’ultima di evitare di recarsi a Pechino, chiedendo ai pendolari tra le due città di lavorare da casa. (Ticinonews.ch)

I primi due contagi confermati, della variante Omicron, sono stati una bambina di 10 anni e una donna di 29 che lavora al dopo scuola. In almeno due di loro è stata confermata la variante Omicron. (Adnkronos)

funzionari di Pechino sono in allerta a poche settimane dall'inizio delle Olimpiadi invernali a causa del primo focolaio locale con due casi accertati della variante Omicron in Cina segnalati ieri nella vicina Tianjin e altri due contagi collegati e annunciati oggi ad Anyang, nell'Henan. (Corriere dello Sport.it)

Con l'avvertenza che finché non risulteranno negativi al tampone, i residenti non riceveranno il codice Qr di negatività, un 'green pass' che consente di usare i mezzi pubblici e entrare in negozi e locali. (La Nuova Sardegna)