Gli ultimi giorni di Pokrovsk, con i russi alle porte: «Per fermarli ci vorrebbero tre brigate, non una»
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DALLA NOSTRA INVIATAPOKROVSK — Cammina piano la signora Liuba. Si appoggia al bastone con le mani annodate dall’artrite, mentre romba l’artiglieria russa. Indosso, una giacca di lana infeltrita color vinaccia, anche se fa ancora caldo. La testa coperta dal fazzoletto a fiori. È Liuba. Ma sono tutte le signore del Donbass, rimaste sole in mezzo alla furia della guerra combattuta e decisa da uomini seduti dietro una scrivania chissà dove. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Secondo un aggiornamento pubblicato dal canale Telegram Deep State, noto per le sue mappe della linea del fronte, le truppe russe si sono avvicinate pericolosamente a Pokrovsk, un nodo strategico cruciale per l'esercito ucraino, fondamentale per il rifornimento degli avamposti nella regione. (ilmessaggero.it)
Da giorni, l’esercito russo è impegnato nel contenimento dell’invasione ucraina dell’oblast’ di Kursk, nell’attuazione di una vasta campagna di bombardamenti missilistici contro infrastrutture a doppio uso (come centrali di produzione dell’energia, snodi logistici e aeroporti) disseminate in gran parte del territorio ucraino e nell’erosione delle linee di difesa ucraine. (Analisi Difesa)
Il presidente russo Vladimir Putin afferma che l'Occidente aizza l'Ucraina e la usa come arma contro la Russia, e che Mosca continuerà la sua operazione militare contro Kiev. È salito ad almeno 13 feriti il bilancio dell'attacco missilistico russo che ieri ha colpito un centro di riabilitazione infantile e un orfanotrofio a Sumy, capoluogo dell'omonima regione dell'Ucraina nordorientale al confine con la Russia. (Sky Tg24 )
Kiev, 2 set. - Sono oltre 600 i prigionieri catturati durante l'offensiva militare ucraina nella regione russa di Kursk: a dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che oggi a Kiev ha ricevuto la visita del primo ministro dei Paesi Bassi Dick Schoof. (Il Sole 24 ORE)
Troppi uomini e risorse sono stati gettati in un nuovo fronte simbolico ma militarmente di scarso valore. Tutto questo mentre Putin, nel Donbass, anziché distogliere truppe per pararsi il colpo (come pensavano a Washington) ha raddoppiato i suoi sforzi per l’assalto all’importante snodo di Pokrovsk (Remocontro)
Situata su una strada cruciale che collega la provincia di Donetsk, nell’Ucraina orientale, con la vicina regione di Dnipro, la città funge da centro logistico chiave per l’esercito ucraino. Gli sforzi per evacuare a Pokrovsk, nell’Ucraina orientale, stanno attualmente accelerando, mentre l’esercito russo si avvicina. (L'Opinione delle Libertà)