Evasione fiscale: sequestri al Papeete, al Bbk ea molte altre realtà ravennati

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Sequestri a danno di 35 imprenditori con l’accusa, come riportano diversi organi di stampa, di fatture relative a operazioni ritenute inesistenti per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

Fra le realtà destinatarie dei procedimenti emessi dal Giudice per le indagini preliminari Corrado Schiaretti, su richiesta della Procura della Repubblica di Ravenna, anche la Papeete Srl, per 384.676 euro, e la Villapapeete srl, per 147.142 euro. (Ravennawebtv.it)

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Al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza ravennate, c’è la società ravennate Mib Service nata nel 2010 con il dichiarato scopo di affiancare gli imprenditori del settore turismo, ristorazione e discoteche fornendo loro consulenze mirate ma in realtà trasformandosi, secondo gli inquirenti, in una sorta di cartiera evoluta attraverso un elaborato metodo di riassunzione dei dipendenti e, in alcuni casi, degli amministratori delle stesse aziende clienti (ai vertici Mib è stata contestata l’associazione). (Corriere della Sera)

Il provvedimento è a carico di 35 imprenditori per un totale di circa 2,3 milioni di euro. Ci sono anche la Papeete Srl, per 384.676 euro e la Villapapeete srl, per 147.142, tra le società destinatarie di un decreto di sequestro emesso a Ravenna dal Gip Corrado Schiaretti, su richiesta della Procura. (Gazzetta del Sud)

Il Papeete è il tradizionale buen retiro del suo leader, Matteo Salvini. Nell’inchiesta il Papeete è coinvolto attraverso due sue società: la Papeete srl (a cui viene contestato un’evasione di 384.676 euro) e la Villa Papeete srl (147-142 euro). (Corriere della Sera)

Per diverse annualità, infatti, non hanno presentato alcuna dichiarazione dei redditi, nascondendo 3,7 milioni di euro di ricavi Grazie a questa attività di monitoraggio sono stati individuati sette evasori totali. (SardiniaPost)

Al centro dell'inchiesta della Guardia di Finanza ravennate, c'è la società ravennate Mib Service nata nel 2010 con il dichiarato scopo di affiancare gli imprenditori del settore turismo, ristorazione e discoteche fornendo loro consulenze mirate ma in realtà trasformandosi, secondo gli inquirenti, in una sorta di cartiera evoluta attraverso un elaborato metodo di riassunzione dei dipendenti e, in alcuni casi, degli amministratori delle stesse aziende clienti (ai vertici Mib è stata contestata l'associazione). (Il Mattino di Padova)

L'accusa è perlopiù di avere utilizzato - come riportato dalla stampa locale - fatture relative a operazioni ritenute inesistenti per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. (La Repubblica)