Onore al Bologna che perde e non piange, finale durissimo ma tutto è possibile. Mancare l'Europa sarebbe un enorme dispiacere, non un fallimento

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Premessa doverosa e purtroppo dolorosa: ieri il Bologna ha perso un match chiave in ottica Champions League e l’ha fatto nel modo peggiore, ovvero non da Bologna. Non da Bologna degli ultimi tempi, che poi non sono tanto ‘ultimi’ ma a grandi linee arrivano fino all’inizio della gestione Motta: da circa tre anni a questa parte, prima con lui e poi con Italiano, ci siamo abituati bene, benissimo. Inutile negarlo, ogni volta ci aspettiamo di vedere all’opera una squadra dominante o quasi, capace di fare la voce grossa praticamente contro chiunque. (Zerocinquantuno)
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Invece il sogno è andato, e almeno su questo possiamo essere tutti d’accordo. Ma l’obiettivo, quello, è ancora lì, e anzi da ieri è un po’ più vicino. (L'Eco di Bergamo)
Grazie a quel gol d’autore — il 23° in campionato di Retegui, che ora ha sei partite per superare il record delle 24 reti di Inzaghi nel 1996/97 – la stagione è cambiata. È in quell’istante che il momento probabilmente più difficile vissuto dall’Atalanta dall’arrivo di Gasp a Bergamo ha superato il crinale e visto l’inizio della discesa. (Corriere Bergamo)
La vittoria contro il Bologna, squadra più in forma del campionato, restituisce fiducia ai ragazzi di Gasperini dopo settimane complicate: un calendario non impossibile da qui alla fine potrebbe regalare ancora una volta il sogno Champions League (Sky Sport)

A contendersi gli ultimi due posti sono sulla carta in sette, o per meglio dire sei e mezzo: Atalanta, Juventus, Bologna, Lazio, Roma, Fiorentina e... Punti pesanti, giornate in cui ogni passo falso potrà essere decisivo per la qualificazione alla competizione più ambita. (Sportmediaset)
N ell’anticipo di mezzogiorno della 32ª giornata, l’Atalanta è tornata a vincere. La squadra di Gasperini lo ha fatto giocando una gara intelligente, alternando la sua versione più offensiva (quella utilizzata nella prima frazione di gioco), alla sua versione più speculativa e calcolatrice che ha fatto capolino nella ripresa. (L'Eco di Bergamo)
La sconfitta di ieri a Bergamo ci fa capire che razza di campionati sta facendo il Bologna da almeno un paio di stagioni: alcune reazioni isteriche percepite in qua e in là sono in un certo senso giustificabili proprio perché gran parte della tifoseria rossoblù si è disabituata a perdere. (Zerocinquantuno)