Il legame tra la crisi del Kazakistan e le criptovalute

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Un problema per l'attività di mining, vale a dire "l'estrazione" delle criptovalute, che dall'anno scorso ha conosciuto un vero e proprio boom in Kazakistan, dopo che la Cina ha limitato l'attività.

Il blocco della rete internet ha quindi messo in ginocchio i creatori di criptovalute

E il Kazakistan ha attirato l'attenzione dei miners (minatori) grazie anche alle sue risorse energetiche.

li scontri in Kazakistan scaturiti dall'aumento del prezzo del carburante che si sono verificati settimana scorsa hanno avuto ripercussioni dirette anche sulle criptovalute. (Ticinonline)

La notizia riportata su altri media

Quando nel 2017 Denis Rusinovich fondò la società di estrazione di criptovalute Maveric Group in Kazakhstan, era convinto di aver fatto centro. Per molti dei quali si è trattato solo dell'ultima di una serie di circostanze sfortunate che da mesi perseguitano la loro attività. (Wired Italia)

In Kazakistan la rete web non era un problema e l’energia abbondava. Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Il governo del Kazakistan aveva creduto davvero che diventare la patria dei cercatori di bitcoin fosse una grande idea. (Avvenire)

Il Paese, che dall’indipendenza del 1991 è stato tenuto in mano da ex oligarchi russi, ora si trova nel caos. Leggi anche:. • Human Rights Watch: i diritti violati nel mondo secondo il report 2020. (Osservatorio Diritti)

– Bitcoin scivola sotto i 40 mila dollari e attualmente viene scambiato a 39.865 dollari. Secondo gli analisti, la pressione ribassista che ha investito le criptovalute in questo inizio di anno è dovuto ad alcuni macrofattori, su tutti il tapering della Federal Reserve e la situazione in Kazakistan, secondo paese al mondo nel mining di Bitcoin. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Risultato: in questo momento si calcola che in Kazakistan sia concentrato il 18% della potenza di calcolo dedicata alla generazione di Bitcoin, un dato secondo solo agli Stati Uniti Tutta colpa dei Bitcoin? (Radio Popolare)

Secondo il presidente, rimarranno sul suolo nazionale fino a quando la situazione non sarà "completamente stabilizzata" Per giustificare l'ordine di uccidere i manifestanti impartito alle forze di sicurezza, Tokayev ha dichiarato che i militari non avrebbero mai sparato su una folla pacifica. (Fanpage.it)