Un autre monde, un'opera che fa provare fisicamente il calvario di chi cerca di combattere il sistema

Dovrà decidere se adeguarsi o fare la differenza.

Fa provare fisicamente quel calvario, prendendo le misure dell’indifferente crudeltà del sistema e di una società che si accomoda su quella tragedia

sabato 11 settembre 2021 - Mostra di Venezia. Philippe Lemesle dirige nella provincia francese un'azienda di elettrodomestici appartenente a un gruppo internazionale.

Tra incudine e martello, dovrà decidere se eseguire il piano di mobilità o trovare una maniera di aggirare l'obbligo. (MYmovies.it)

Ne parlano anche altri giornali

Perché questo è esattamente un film di Brizé per come ce lo si aspetta (in positivo): costruito tantissimo sulla recitazione, con dialoghi estremamente naturali e fluidi, raccontato nell’interno degli ambienti di lavoro e con un modo di osservare il protagonista insistente, quasi a volerlo punzecchiare, alla ricerca di un (BadTaste.it)

Il resto lo fa Brizé stesso, capace di confezionare sequenze poetiche e delicatissime, affidandosi alla musica e al linguaggio corporeo degli attori Le richieste sono difficili e incoerenti: come si può mantenere lo stesso livello di produttività con meno lavoratori? (ScreenWEEK - Cinema e Serie TV)

E qui Un autre monde dà il meglio, riesce a cavare qualcosa in più rispetto agli incontri asettici ora coi capoccia, ora con chi rappresenta i lavoratori. Lo si capisce ancora meglio assistendo alle prove alle quali Philippe viene sottoposto, come detto, su più fronti, quali le pressioni. (Cineblog)

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi 4.5 Il voto al film è a cura di Simone Emiliani Sending Il voto dei lettori 5 (2 voti) Il suo cinema continua ad essere in prima linea. (Sentieri Selvaggi)

La regia è semplice, senza fronzoli, e si concentra sui personaggi e sugli attori, venendo ripagata da un’ottima prova del cast. Un autre monde è un film classico ma al tempo stesso originale, che riesce a trovare un angolo nuovo e interessante per fare una critica sociale antica ma, purtroppo, sempre attuale (NonSoloCinema)

Nel tratteggiare il processo decisionale, il film mostra come il protagonista è capace di recuperare umanità, dignità come pure un modo per ricongiungersi alla sua famiglia. Si può rintracciare dunque la mano di Dio nel modo apparentemente casuale in cui gli eventi si legano l’uno con l’altro, oppure nella maniera in cui azioni illecite trovano la giusta condanna, ma più profondamente nel modo in cui il protagonista risponde alla sua chiamata interiore nel raccontare storie di tutti i giorni attraverso il cinema, declinando amore, fede e speranza nel quotidiano” (cinematografo.it)