Netflix prende le distanze da Karla Sofía Gascón per i tweet islamofobi e smette di promuovere Emilia Pérez negli Usa

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Linea tracciata su Karla Sofía Gascón. Netflix smette di promuovere negli Stati Uniti Emilia Pérez, il pluripremiato musical diretto da Jacques Audiard, in corsa agli Oscar con 13 nomination. Eppure era lei la favorita ai più importanti riconoscimenti del cinema. Lei, Gascón, doveva arrivare a Los Angeles per raccontare la storia di Manitas del Monte- il narcotrafficante trans diventato attivista filantropo che interpreta nella pellicola - e invece tutte le attività di promozione del film che la riguardano sono state annullate. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Vuol dire che Karla Sofía Gascón, prima attrice trans candidata alla statuetta con il film Emilia Pérez (un jackpot di 13 nomination e altre 12 ai Premi César), ha pochissimo tempo per invertire il vento delle polemiche che le soffia contro ormai da giorni. (Corriere della Sera)
Avrebbe potuto essere una serata magica, con Karla Sofía Gascón a rappresentare e difendere sul palco più importante i diritti e l’esistenza delle persone trans proprio mentre l’amministrazione Trump li sta calpestando. (La Stampa)
Tweets che non aveva mai cancellato dal suo profilo e che sono stati ritrovati e mostrati al pubblico del social media dalla giornalista musulmana Sarah Hagi. (Torino Cronaca)

L'attrice principale del film Emilia Pérez, Karla Sophia Gascón, candidata all'Oscar nella categoria per la miglior attrice protagonista, era inizialmente conosciuta solo al popolo messicano. (Esquire Italia)
Karla Sofía Gascón, che interpreta la protagonista di Emilia Pérez (candidato a 13 Oscar), si è scusata dopo che la scorsa settimana sono riemersi i suoi post offensivi sui musulmani e sull’omicidio di George Floyd. (Rolling Stone Italia)
Karla Sofia Gascón, acclamato protagonista del film in odore di Oscar «Emilia Pèrez», si impone il bavaglio dopo le critiche per i suoi vecchi post contro l’immigrazione musulmana: «Mi scuso, farò parlare la pellicola». (La Verità)