Omicidio colposo, la Cassazione: processo da rifare per il sindaco di Falerna

Corriere della Calabria INTERNO

La sentenza d’Appello confermava quanto emesso in sentenza dal Tribunale di Lamezia Terme in primo grado a febbraio 2018.

a Corte di Cassazione – accogliendo la richiesta dell’avvocato Mario Murone – ha annullato con rinvio la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro il 28 novembre 2019 a carico di Daniele Menniti in qualità di Sindaco di Falerna.

Secondo la difesa, Menniti «ancorché sindaco e come tale datore di lavoro non era affatto a conoscenza dell’ordine di servizio affisso nella casa comunale, il quale elencava le attività lavorative da svolgere con conseguenti nomi dei lavoratori adibiti alle stesse, firmato dall’allora Responsabile dell’ufficio dei servizi del Personale, il signor Giuseppe Mastroianni. (Corriere della Calabria)

Su altri media

Per i giudici, inoltre, Ciontoli «omise prima, e per un tempo apprezzabile, di chiamare i soccorsi. Si adoperò per “cancellare le tracce di sangue, a lavare il bagno, spostando dal luogo del ferimento Vannini, nonché a rivestirlo con indumenti non suoi» (Open)

Ma la gravità della situazione era sotto gli occhi dei Ciontoli: Vannini invocava aiuto e si lamentava del dolore, " in modo talmente forte che le sue urla erano state distintamente avvertite dai vicini di casa e registrate nelle conversazioni telefoniche con gli operatori del 118 " Poco dopo le 23:00, Marco venne colpito da un colpo di pistola, sparato dal padre di Martina e Federico. (ilGiornale.it)

Per loro tutta la famiglia Ciontoli la sera tra il 17 e il 18 maggio 2015 era consapevole “della presenza del proiettile ancora nel corpo di Vannini” News | Vannini, i giudici della Cassazione: “Condotta di Ciontoli spietata” | VIDEO “Ciontoli era ben consapevole di aver colpito Marco Vannini con un’arma da fuoco”. (LE IENE)

Altri Comuni si trovano nella stessa situazione e questa sentenza potrà dare forza ai sindaci per continuare nella loro battaglia per la chiusura dei luoghi di culto abusivi. Lo dice l’assessore alla Sicurezza, Polizia locale e Immigrazione di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, commentando la sentenza del Consiglio di Stato sul capannone che fungeva da moschea a Cantù (Como). (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Lunedì 19 Luglio 2021, 13:42. La Cassazione ha pubblicato le motivazioni della condanna a 14 anni per Antonio Ciontoli, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di Marco Vannini, il 21enne ucciso da un colpo di pistola nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015 mentre era a casa della fidanzata a Ladispoli, sul litorale romano. (ilmessaggero.it)

Ciontoli minimizzò l'accaduto. Antonio Ciontoli come "militare appartenente alla Marina militare e successivamente distaccato ai Servizi segreti, detentore di armi da fuoco e autore dello sparo, ha gestito in maniera autoritaria l'incidente e ha da subito minimizzato l'accaduto, tentando di rassicurare i familiari con spiegazioni poco credibili", si legge ancora nelle motivazioni della sentenza. (RomaToday)