La madre di Chiara Poggi: «Per noi il colpevole resta Alberto Stasi. Quando avremo un po' di pace?»

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«Non voglio dire nulla perché non c’è nulla da aggiungere. Mi viene in mente una sola parola: basta. Quando avremo un po’ di pace? Dopo tutti questi anni siamo ancora qui con il telefono che suona di continuo e gente che viene a bussare alla nostra porta per chiedere commenti. Non abbiamo nulla da commentare. Però vorrei che fosse chiara una cosa: per noi vale la sentenza definitiva della Cassazione su Alberto, perché non c’è mai stata e non c’è nessuna prova certa che porti da un’altra parte. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Delitto Garlasco, Sempio in caserma a Milano per il prelievo del dna 13 marzo 2025 (Il Sole 24 ORE)
Dubbi: scontrino, scarpe e telefonate L’analisi del Dna di Sempio (Virgilio Notizie)
«Ho fiducia che sia fatta piena luce, fiducia nella verità e nella giustizia, soprattutto per Chiara». «Nessu… (La Provincia Pavese)

Gli ex difensori di Alberto Stasi rispondono, annunciando una querela, all'accusa di Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, che oggi gli ha attribuito una "macchinazione" per far scattare un'indagine a carico del suo assistito nel 2017. (La Repubblica)
"Per il quadro dell’accusa, e parlo ovviamente del primo grado, su Stasi c’era qualcosa che puzzava, detto con orribile termine da film poliziesco, ma sembrava mancare qualcosa che lo incastrasse": a dirlo, al Corriere della Sera, è Stefano Vitelli, il primo giudice a processare e assolvere Alberto Stasi il 17 dicembre 2009. (Liberoquotidiano.it)
Nel registro degli indagati ora è iscritto, a 18 anni dal delitto di Garlasco, Andre Sempio, amico del fratello della vittima. Sono diversi gli elementi che hanno portato alla riapertura del caso, dalle tre chiamate effettuate da Sempio al biglietto del parcheggio di Vigevano mostrato dal ragazzo per confermare la sua lontananza da Garlasco, passando per il Dna sotto le unghie di Chiara analizzando con nuove tecnologie. (Il Giornale d'Italia)