Dl Sicurezza, ecco le pregiudiziali di costituzionalità

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il manifesto INTERNO

Mentre alla Camera il decreto Sicurezza ha preso il binario dell’altissima velocità con l’obiettivo fissato di portarlo in Aula già a maggio dopo un veloce passaggio formale nelle stazioni delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, nell’altro ramo del Parlamento, dove era previsto l’avvio dei lavori in Aula dell’equivalente ddl, i nodi vengono al pettine. Il Senato ieri ha infatti definitivamente archiviato la discussione sul ddl Sicurezza perché, come è toccato al forzista Lucio Malan ammettere nel chiedere la sospensione dei lavori, i due provvedimenti si sovrappongono. (il manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

In data 4 aprile 2025, il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il Decreto-legge “Sicurezza”, D. 1660 recante «Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario», e in discussione al Senato (A. (Altalex)

Ma in Senato. Uno stop che vede le opposizioni lamentare lo “scippo” da parte del governo delle prerogative del Parlamento, che stava ancora esaminando il disegno di legge, molte delle cui norme sono finite nel decreto. (Il Fatto Quotidiano)

Il Senato accoglie la richiesta. Italia Viva: "Colpo di mano del governo" (lapresse.it)

È entrato in vigore alcuni giorni fa, ma anche nella versione passata al vaglio del Quirinale, il decreto sulla sicurezza continua a fare acqua da moltissime parti, se lo si guarda con un’attenzione particolare ai diritti. (Radio Popolare)

La destra di governo è senza ritegno", ha tuonato il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama. "Siamo alla sospensione della democrazia e ai giochetti parlamentari. (il Giornale)

. Premessa Detto in sintesi: allontanarsi da ogni idea di solidarietà, garantismo e tutela dei diritti che è propria della cultura democratico-progressista, per favorire il primato dell’egoismo individuale, del populismo penale e dell’ordine pubblico ideale attorno a cui si struttura la mentalità autoritaria. (Contropiano)