Ecco come il fisco ti chiude la partita iva e perché

InvestireOggi.it ECONOMIA

In alcuni casi, tuttavia, è la stessa Agenzia delle Entrate che provvede alla chiusura d’ufficio della partita IVA senza che sia il contribuente a farlo.

In dettaglio la chiusura d’ufficio avviene quando l’Agenzia delle Entrate riscontra che la partita IVA risulta inattiva per tre anni consecutivi.

Il soggetto che cessa lo svolgimento della propria attività imprenditoriale è tenuto poi a comunicare all’Agenzia delle Entrate la chiusura della partita IVA. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altre fonti

prenotazione, ossia l'ordine accettato dal fornitore e il pagamento di un acconto non inferiore al 20%) restano disciplinati dalle disposizioni previgenti (L. recapture);. il soggetto beneficiario, ai fini dei successivi controlli, deve conservare idonea documentazione per le spese ammissibili considerate rilevanti per il calcolo del credito d'imposta (Ratio Quotidiano)

Il disegno di legge delega di riforma tributaria di 40 miliardi del Governo Draghi è cinque volte inferiore alle reali necessità degli Autonomi e Partite Iva. “Lo Stato pulirebbe il falso credito in bilancio, cedendolo a terzi in tranche di mille euro, al prezzo di 300 euro. (LabParlamento)

Inoltre, i controlli riguarderanno anche i crediti di imposta per ricerca e sviluppo la cui crescita apparirà eccessiva alla Guardia di Finanza e al Fisco. E-Commerce, attenti ai controlli fiscali. Un primo settore sottoposto a controlli fiscale è quello dell’e-commerce. (ContoCorrenteOnline.it)

Quindi, cosa non si può pagare in contanti? La soglia massima dei contanti. Abbiamo accennato a quella famosa soglia oltre la quale sono vietati i pagamenti in contanti. (La Legge per Tutti)

Evasione fiscale, dove si concentreranno i controlli. Particolare attenzione ai contribuenti rimasti inerti dopo le lettere di compliance fondate sulle informazioni relative ai redditi esteri arrivati grazie al Common reporting standard (Crs). (Wall Street Italia)

In questo articolo daremo particolarmente attenzione a quando il Fisco si insospettisce dopo che abbiamo ricevuto un bonifico. E’ proprio in questi casi che può scattare il controllo dell’Agenzia delle Entrate per appurare la provenienza del denaro in questione. (Consumatore.com)