Boom di disturbi alimentari, il Bambino Gesù: “+64% in 6 anni”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Dire SALUTE

Boom di disturbi alimentari, il Bambino Gesù: “+64% in 6 anni” Il sempre più diffuso impiego dei social network che facilitano confronti con modelli di bellezza irraggiungibili Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Dal 2019, ultimo anno prima della pandemia di Covid-19, al Bambino Gesù le diagnosi annuali di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna) sono aumentate del 64% circa. (Dire)

Ne parlano anche altri giornali

Nuoro si mobilita per la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, un’occasione per sensibilizzare sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, un problema in crescita, soprattutto tra i giovani. (Cronache Nuoresi)

«I dati sono in forte crescita e questo ci preoccupa: c’è bisogno di un grande impegno, da parte di tutti, per invertire la rotta». (Repubblica Roma)

E, a dimostrarlo, ci sono i dati dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù, che testimoniano un aumento... I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione tra i giovanissimi sono un problema serio. (Virgilio)

– Mangiano di nascosto o nascondono il cibo; mostrano cambiamenti nelle abitudini alimentari, ad esempio tagliano il cibo in piccoli pezzi o spostano il cibo nel piatto; saltano i pasti; diventano maniacali nella preparazione del cibo ed evitano interi gruppi di alimenti; mostrano segni indiretti di condotte compensatorie, come chiudersi in bagno in particolare dopo i pasti; manifestano fluttuazioni del tono dell’umore e alterazioni del sonno, aumentano l’attività fisica. (insalutenews)

I disturbi alimentari sono tanti e insidiosi, colpiscono sia il fisico che la mente di chi ne soffre. Anoressia, un “fenomeno globale” che coinvolge tutte le fasce sociali, travalica il genere e compare a qualsiasi età. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sono più di 540 mila le persone che in Italia soffrono di anoressia nervosa. E il 90% dei casi riguarda le donne. Il dato emerge da un importante studio condotto dal Centro per la cura dei disturbi alimentari di Villa Miralago, a Cuasso al Monte, e dall’Università di Milano. (Luino Notizie)