WhatsApp lancia gli sticker dedicati ai vaccini

I nuovi sticker sono stati creati con il supporto dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità.

Il commento di WhatsApp. Dopo il rilascio, sul blog dell’app di messaggistica di proprietà di Facebook, si possono leggere le motivazioni che hanno spinto WhatsApp al lancio di questi nuovi sticker.

Già nel 2020, a inizio emergenza, si poteva trovare su WhatsApp un pacchetto di sticker chiamato “Insieme a casa”, con immagini che richiamavano il lockdown, il lavaggio delle mani, il distanziamento fisico e il lavoro smart

I nuovi adesivi su WhatsApp. (QUOTIDIANO.NET)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Basterà chiedere a un contatto di inviargli un messaggio con uno di questi nuovi sticker, per condividere il set con lui I nuovi sticker saranno subito disponibili e li potremo usare nelle nostre normali chat con amici, parenti e colleghi. (Libero Tecnologia)

Sono alcune delle immagini di "Vaccines for All" (vaccini per tutti), un nuovo pacchetto di sticker per IOS e Android che arriva su Whatsapp creato in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). (Corriere dello Sport.it)

Si chiama 'Vaccines for all' (vaccini per tutti) ed è una iniziativa promossa anche dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), con la collaborazione di WhatsApp che ha creato un apposito pacchetto di sticker, disponibile per iOS e Android, con lo stesso nome. (leggo.it)

Le chat dei lucani saranno grazie ai nostri stickers caratterizzate da una fortissima identità territoriale che sarà da ulteriore veicolo di promozione per la Basilicata». Modernizzazione fa spesso rima con globalizzazione ma c’è chi prova a metterci un freno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Per aiutare a promuovere la campagna di vaccinazioni di massa contro la pandemia da COVID-19, l’OMS ha avviato una collaborazione con Facebook per lanciare un nuovo pacchetto di sticker a tema su Whatsapp, che aiuti a creare un senso di comunità e condivisione attorno alla vaccinazione. (Il Fatto Quotidiano)

Può inoltre diventare un'ulteriore occasione per mostrare riconoscenza agli operatori sanitari, che hanno lavorato incessantemente per salvare vite in questo lungo e difficile periodo” (Il Sole 24 ORE)