OPI Piemonte chiede a Regione tavolo tecnico per la formazione complementare dell'OSS

Nurse Times SALUTE

«Un iter – puntualizza Sciretti – che veda il professionista Infermiere come responsabile dell’assistenza Infermieri stica, sulla base dell’articolo 1 del DPR 739/94».

Un tavolo tecnico per arrivare a un percorso formale di formazione complementare dell’Operatore Socio Sanitario nel territorio regionale: è quanto il Coordinamento regionale piemontese degli Ordini delle Professioni Infermieristiche ha chiesto al presidente della Regione Alberto Cirio, all’assessore piemontese alla sanità Luigi Icardi e alla collega di Giunta con deleghe alle politiche sociali Chiara Caucino. (Nurse Times)

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del settore, ma soprattutto non può prescindere da una modifica normativa legata alle competenze e risvolti giuridici che ne conseguono: può una legge regionale derogare alla normativa nazionale? (RovigoOggi.it)

In passato nelle zone del Delta del Po si pescava ovunque: nei fossi, nei canali e nei maceri utilizzati per la canapa Alla scoperta del patrimonio idraulico locale è collegata la riscoperta di antiche tradizioni legate alla pesca. (pesceinrete.com)

L’autolesionismo può essere spiegato come “qualsiasi atto auto-inflitto che crea un danno personale” (O’Donovan e Gijbels, 2006). Oltre a questo, classifica l’autolesionismo in due categorie: autolesionismo senza intento suicida e autolesionismo con intento suicida. (AssoCareNews.it)

“Considerando che l’attività sanitaria in generale si prefigge di garantire adeguata assistenza al paziente e pur rispettando la professionalità e il ruolo che gli operatori sociosanitari svolgono nel nostro sistema sanitario, reputiamo inammissibile l’affido anche solo in parte delle competenze propriamente infermieristiche a personale diverso dal profilo professionale dell’infermiere”, scrivono i presidenti preoccupati di quanto sta già avvenendo in altre Regioni d’Italia. (Ariano News)

Lo sottolinea Luana Volpe, della Uil Fpl di Rovigo. Rispolvera una vecchia idea datata 2003/2004: la formazione complementare agli Oss per dar loro maggiori competenze e quindi sostituire in parte il bisogno infermieristico (RovigoInDiretta.it)

Anzi – sottolineano – lo stesso intervento previsto dalla delibera 305 non sarà assolutamente sufficiente a coprire per intero la fuoriuscita degli infermieri dalle case di riposo, ma si tratta di una boccata d’aria comunque irrinunciabile L’approvazione della delibera ha scatenato reazioni veementi da parte del Coordinamento degli Ordini delle professioni infermieristiche della Regione Veneto e delle organizzazioni sindacali. (L'Amico del Popolo)