Book UNRAE 2024: tutti i numeri del mercato automotive 2024

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PartsWeb ECONOMIA

Le immatricolazioni di autovetture nuove in Italia nel 2024 si sono attestate a 1,559 milioni di unità, in lieve calo rispetto al 2023, ma ben 18,7% al di sotto dei 1,917 milioni del 2019. Per il 2025, l’UNRAE prevede una ulteriore flessione delle immatricolazioni di auto nuove a 1,550 milioni (-0,6%), con un gap del 19% rispetto al 2019. Il fatturato generato dalla vendita di auto nuove è rimasto stabile a 46,9 miliardi di euro, così come il gettito IVA incassato dall’Erario, a 8,45 miliardi di euro. (PartsWeb)

Ne parlano anche altre testate

Il mercato automobilistico in provincia di Lecco continua a vivere un periodo difficile, con un calo delle immatricolazioni che sembra accentuarsi sempre di più. Un dato che si inserisce in un trend negativo, con il primo bimestre del 2025 che ha registrato un totale di 1.368 immatricolazioni, rispetto alle 1.500 del 2024, una riduzione di 132 unità. (La Provincia Unica TV)

Le immatricolazioni complessive nel primo bimestre sono state 271.638 con una contrazione del 6,1% sullo stesso periodo del 2024 ma con un calo di ben il 14,9% rispetto ai livelli ante-crisi, cioè rispetto al 2019. (ViterboToday)

Esattamente 18 anni fa, l'età di un'auto su cinque che circola attualmente in Italia. Guardando la totalità del parco auto circolante nazionale scopriamo, grazie ai dati forniti dall'Unrae (Unione nazionale rappresentatni autoveicoli esteri), che l'età media delle auto cresce ancora, sfiorando i 13 anni. (La Gazzetta dello Sport)

Il parco auto circolante in Italia cresce ma invecchia ancora. L'età media sfiora i 13 anni

Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, sottolinea Anfia, le autovetture a benzina chiudono febbraio in calo del 20,9%, con una quota di mercato del 26,4%. (AGEEI)

Le vetture datate consumano di più, inquinano di più e, in caso di incidente, offrono meno protezione. Un problema che pesa su sicurezza, inquinamento e costi di gestione. (Virgilio)

«Dopo l’apertura in negativo a gennaio, anche il consuntivo di febbraio registra un nuovo calo su cui pesa certamente il giorno lavorativo in meno. Ma, al di là di questa considerazione, tenuto conto che a febbraio i dealer hanno contribuito con circa 11.000 auto immatricolazioni, desta preoccupazione la flessione del canale privati che, a nostro avviso, è una chiara reazione al clima di confusione e di incertezza che si sta creando attorno all’Automotive nel contesto delle notizie che giungono da Bruxelles sulle possibili evoluzioni in tema di emissioni degli autoveicoli» ha dichiarato Massimo Artusi, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto. (GreenCity)