VIDEO Dazi, segretario Tesoro Usa Bessent in Svizzera per colloqui con Cina

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Insieme al rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent è arrivato a Ginevra, in Svizzera, in vista dei negoziati commerciali con la Cina. Incontrerà una delegazione cinese per i primi importanti colloqui tra i due paesi da quando Trump ha scatenato una guerra commerciale con l’imposizione dei dazi. Bessent è accompagnato dal rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer. (lapresse.it)
Ne parlano anche altri media
«È possibile che Stati Uniti e Cina si mettano d'accordo per una sospensione reciproca dei dazi, per la durata dei colloqui». La Svizzera e gli Stati Uniti - ha annunciato la presidente svizzera Karin Keller-Sutter - hanno concordato di accelerare le discussioni sui dazi. (Il Sole 24 ORE)
«Entrambe le parti sono decise ad accelerare il processo e a trovare rapidamente una soluzione» ha dichiarato la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, al termine dell’incontro con il segretario di Stato al Tesoro (ndr. (Corriere del Ticino)
Nel pieno della nuova fase della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, l’amministrazione Trump rilancia la sua politica dei dazi, mentre cerca intese bilaterali con altri partner strategici. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha incontrato gli emissari cinesi a Ginevra per valutare una possibile riduzione delle tariffe. (TGLA7)

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent e il principale negoziatore commerciale americano Jamieson Greer hanno avviato oggi in Svizzera i colloqui con alti funzionari cinesi con l’obiettivo di allentare la tensione in una disputa che minaccia di interrompere gli scambi commerciali tra le due maggiori economie mondiali e di danneggiare l’economia globale dopo che l’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump ha scatenato una guerra commerciale con l’imposizione dei dazi. (lapresse.it)
Questa nuova postura non è solo transazionale, ma esplicita una certa visione di gerarchia internazionale secondo cui gli Stati Uniti sono predominanti e ci si aspetta che le controparti straniere riconoscano tale asimmetria e si attengano alle richieste provenienti da Washington in modo più o meno supino. (Il Sole 24 ORE)