Venerdì a Bergamo e in molti paesi la protesta degli ambulanti non alimentari

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Una protesta civile che porterà oltre 200 ambulanti operatori non alimentari a “occupare” i posteggi a loro assegnati nei mercati di 34 comuni della Bergamasca senza però effettuare le vendita.

Un gesto che va oltre la protesta sul campo: “Ieri abbiamo avuto un incontro con il Prefetto d Bergamo Ricci per sottoporre alla sua attenzione la grave situazione che stanno vivendo gli ambulanti – prosegue Dolci -. (BergamoNews)

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E incontreremo il Prefetto di Milano per spiegare le nostre ragioni. E’ la forma di protesta che Apeca, l’Associazione ambulanti (Confcommercio Milano), promuove con l’obiettivo immediato di far tornare a lavorare tanti operatori drammaticamente fermi. (varesenews.it)

“La ristorazione non può continuare ad essere il capro espiatorio della diffusione del contagio. Che poi aggiungono in conclusione: “Occorre una nuova formula di dialogo, con le sorde istituzioni affinché la situazione cambi ed al più presto“. (Radio Gold)

garantiscono Ambulanti in piazza anche nel Vco per chiedere di poter ripartire con le loro attività. (Azzurra TV)

La scelta è stata comunicata, questa mattina, durante una nuova protesta in via Bonazzi al Rione Libertà. Non si tratta di una apertura dopo le strette legate al covid, ma della volontà dei commercianti del comparto che protesteranno, tornando regolarmente dietro i loro banchi, per sottolineare la loro necessità di lavorare. (NTR24)

"Le chiusure dei mercati che si protraggono da settimane e che sembrano non avere una fine certa rendono la situazione insostenibile dal punto di vista economico, perchè senza entrate le micro attività non possono sostenersi" dice Fiva L'appuntamento è alle 10 nel padiglione dei generi vari, dove gli operatori ambulanti del mercato coperto e rappresentanti dei mercati rionali cittadini insceneranno un flash mob di protesta davanti ai banchi chiusi. (NovaraToday)

Ma purtroppo quello degli ambulanti extra-alimentari di Torino, da Cit Turin a Porta Palazzo, non è un ritorno definitivo, bensì una protesta in difesa del diritto di lavorare, che in zona rossa non gli è concesso. (Corriere della Sera)