Conte: "Ue non ripeta errori del passato, progetto a rischio"

Adnkronos ESTERI

Una delle "preoccupazioni" espresse da Conte è che "alcuni Paesi Ue continuino ad esercitare pressioni per un budget europeo da 'business as usual' e per un modesto recovery fund, con una quota trascurabile di sovvenzioni".

Se lasciata senza controllo questa crisi metterà a rischio l'intero progetto europeo poiché il nostro mercato comune non riesce a tenere il passo con le altre potenze economiche. (Adnkronos)

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Tuttavia, l'incontro di ieri fra i ministri degli Esteri di dieci Paesi - fra cui Francia e Germania - testimonia che i negoziati vanno avanti su binari paralleli. Da una parte c'è chi vuole un vero coordinamento delle misure e dall'altra, invece, chi preferisce cominciare dagli accordi bilaterali fra le capitali. (Il Messaggero)

Sono 540 miliardi, sperando che siano disponibili tutti a giugno. Sta di fatto però che le previsioni a oggi indicano nel 2020 un Pil che sarà al -3% negli Stati Uniti, al -5% in Europa (Italia esclusa) e al -10/12% in Italia. (Il Sole 24 ORE)

Non è concepibile che, con l’Europa di ventisette Stati, per l’approvazione di importanti decisioni è richiesta l’unanimità. I grossi problemi che il coronavirus sta creando in tutto il mondo, fa trascurare molti altri problemi di natura diversa che ci riguardano molto da vicino. (StartNews)

Anzi: “La frammentazione del sistema sanitario e il coordinamento tra le autorità centrali e regionali ha rallentato l’implementazione delle misure di contenimento”. Il testo quest’anno tiene conto dell’impatto della pandemia da Coronavirus e misura la situazione economica di conseguenza. (Fanpage.it)

A partire dal 20 marzo la Commissione europea ha avviato un temporary framework, già modificato due volte, per consentire ai Membri di intervenire a sostegno delle imprese nazionali. Fino ad arrivare al futuro recovery fund, per il quale siamo in attesa della proposta da parte della medesima Commissione. (Il Sole 24 ORE)

Edtstadler ha aggiunto che " i fondi per la crisi siano erogati sotto forma di prestiti rimborsabili e non sovvenzioni ". L'Italia non solo è favorevole alla portata del ''bazooka'' messo sul piatto da Angela Merkel ed Emmanuel Macron, ma anche alla velocità del suo meccanismo. (ilGiornale.it)