Valditara: niente reddito di cittadinanza a chi abbandona scuola- Corriere

Corriere della Sera INTERNO

Di Gianna Fregonara Il ministro dell’Istruzione e del Merito vuole legare la misura all’assolvimento dell’obbligo scolastico fino a 16 anni. «Dovranno frequentare almeno un corso di formazione» Chi non ha il diploma non può prendere il reddito di cittadinanza. E così neppure chi non cerca un lavoro, cioè i Neet, coloro che hanno finito la scuola ma non proseguono la formazione né si mettono sul mercato del lavoro. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ospite della trasmissione ‘A cena da Maria Latella‘ su Skytg24. “Si parte da una considerazione. Un Paese bloccato dagli anni 50 agli anni 60 è riuscito a garantire un ascensore che si è poi bloccato. (Orizzonte Scuola)

Dopo il polverone che si è sollevato ieri, a causa delle sue affermazioni sui lavori socialmente utili e l’umiliazione, di cui poi si è scusato, si sono diffuse anche altre parole pronunciate dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un’intervista a Il Sole 24 Ore, riportata oggi anche da RaiNews. (Tecnica della Scuola)

La nuova proposta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è un’appassionata lotta contro il tempo: vietare gli smartphone dentro le scuole (nel 2022). A cura di Elisabetta Rosso (Fanpage.it)

Quel «via i cellulari in classe nelle ore di lezione» è una misura logica, necessaria. Bisogna garantire uno studio serio a scuola, senza distrazioni. (Secolo d'Italia)

Il ministro: "In Italia ci sono 364.101 percettori di reddito di cittadinanza nella fascia tra i 18 e i 29 anni" "In Italia ci sono 364.101 percettori di reddito di cittadinanza nella fascia tra i 18 e i 29 anni. (Adnkronos)

Prosegue dritto sulla via del rigore il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che sui social raccoglie le critiche per alcune dichiarazioni in cui, rilanciando i lavori socialmente utili da comminare agli studenti violenti, esalta «l'umiliazione» come fattore fondamentale di «crescita». (Gazzetta di Parma)