Patrick Zaki a processo, le parole al giudice: “Non ho commesso reati”

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“Non ho commesso alcun reato”.

Lo ha detto Patrick Zaki al giudice che gli ha chiesto delle accuse per le quali è imputato durante la breve prima udienza del processo che si è tenuto ad Al Mansoura.

Secondo quanto appreso da Aki-Adnkronos International da Lubna Darwish, a capo del dipartimento per i diritti delle donne e la difesa di genere dell’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), l’ong egiziana con cui collaborava lo studente, Zaki ha spiegato di aver esercitato solo il suo diritto “alla libertà di parola”. (LiberoReporter)

Su altri media

Secondo l’ong, Zaki è stato incriminato sulla base degli articoli 80 e 102 (bis) del codice penale Patrick è stato arrestato, torturato e processato solo per quello che è e per ciò che pensa: per aver difeso i diritti umani. (Corriere della Sera)

Pure nell’oblio della lontananza e del carcere, pure dalla fossa dei cinquecento giorni di detenzione, ogni tanto ci arrivano alcuni particolari della vita di Patrick Zaki che ci umiliano più di altri, ci spaccano di più la coscienza, come se la realtà lo illuminasse per un momento e ci permettesse (La Stampa)

La speranza è che il nuovo capo di imputazione, di cui si è saputo solo poche ore prima della convocazione dell’udienza, possa significare che le accuse che hanno determinato l’arresto di Zaki siano nel frattempo decadute. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Oggi l'udienza: rischia cinque anni di carcere (la Repubblica)

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L’annuncio, come testimonia l’ANSA sul posto, è stato dato da un poliziotto al termine della prima udienza del processo che si svolge a Mansura (Corriere di Como)