Flixbus, passeggeri scaricati e contromisure dell'azienda

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INTERNO

Recenti episodi di passeggeri lasciati a terra da autobus Flixbus hanno sollevato un acceso dibattito sulla tutela dei diritti dei viaggiatori. Tra scuse dell'azienda, sospensioni del personale e nuove denunce, emergono lacune nella gestione delle emergenze e nella trasparenza verso i clienti.

Il caso di Giuseppe De Nicolo, 19enne studente e lavoratore, ha destato particolare scalpore. Il giovane, proveniente da Trento e diretto a Bari, è stato scaricato lungo la statale Porrettana, a Bologna, in piena notte, da un autista delle linee Flixbus che non aveva voluto sentire ragioni. La sua colpa? Essere giunto nel capoluogo emiliano dopo una serie di ritardi dovuti a problemi al confine con l'Austria su un altro mezzo, il bus 914 invece del 486. Nonostante possedesse un regolare biglietto, De Nicolo è stato lasciato solo in una zona fuori Bologna. L'azienda ha sospeso l'autista e il controllore coinvolti, dichiarando che l'iniziativa non era autorizzata e contraria alle policy aziendali.

Un altro episodio analogo ha coinvolto Filippo Caltagirone, operatore socio sanitario di Torino. Caltagirone, che doveva viaggiare da Corso Vittorio Emanuele a Monaco di Baviera, è stato fatto scendere dal bus contro la sua volontà in ore notturne, in un luogo sconosciuto, nonostante avesse pagato il biglietto. L'uomo ha ammesso di aver sbagliato a prenotare il primo biglietto, ma ha spiegato di aver pagato in contanti un nuovo titolo di viaggio sul posto, che dopo pochi minuti dalla partenza non gli è stato più riconosciuto.

Questi episodi hanno sollevato interrogativi sulla gestione delle emergenze da parte di Flixbus e sulla trasparenza verso i clienti. L'azienda ha cercato di ricostruire quanto accaduto e ha inviato scuse ai passeggeri coinvolti, sospendendo il personale responsabile.