L'analisi/ La Francia e i lepenisti sdoganati

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ilmessaggero.it ESTERI

I partiti di estrema destra crescono nelle elezioni in Germania, sono al governo in sette Stati dell’Unione e diventano determinanti nella stabilità dei nuovi governi, come quello appena varato in Francia da Macron. La vecchia politica che mirava ad escludere dai giochi i nostalgici del fascismo e del nazismo non è riuscita a fermarne l’ascesa. E come sempre avviene quando un rivale minaccia le tue posizioni, si finisce con l’adottarne un po’ le strategie e con il cercare punti d’incontro, nella speranza di riuscire a normalizzare e a tenere a bada il nemico. (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

È un vero peccato che la dott.ssa Boccia abbia scelto proprio questi giorni per attirare su di sé, e sulla sua vicenda con il ministro Sangiuliano, la vigile attenzione del sistema dei media. (ilmessaggero.it)

Non si tratta solo di “sentimenti” o peggio di “sensazioni di pancia”: stiamo parlando della percezione crescente e diffusa delle incognite che ci presenta il futuro, percezione che, a livello cosciente o più o meno istintivo coinvolge la quasi totalità delle popolazioni del nostro continente (ma anche dell’America del Nord, mentre forse in una quota almeno dei nuovi paesi emergenti o di quelli frustrati come in Russia, questo passaggio è interpretato come una occasione di rivalsa su un “Occidente” che ritengono li abbia continuamente danneggiati). (ilmessaggero.it)

Agli inizi dello scorso mese di giugno, i giorni 8 e 9, si sono svolte le elezioni per il Consiglio europeo che hanno dato alcuni importanti segnali per la politica, in particolare la debolezza della Francia di Emmanuel Macron per la crescita elevata per il partito della Le Pen, Rassemblement national, che si è confermato il primo partito del Paese con il 32 per cento dei voti – mentre quello di Macron ha realizzato solo il 14,9 per cento dei voti, con una variazione di quasi 17 punti in percentuale. (opinione.it)

Sorto in apparenza quasi dal niente, il “macronismo” si è identificato con la candidatura all’Eliseo, l’anno è il 2017, del giovane tecnocrate Emmanuel, brillante oratore e dinamica immagine della nuova Francia. (L'HuffPost)

A meno di tre mesi dalle preoccupazioni espresse dal cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo le elezioni europee per il perdurante primato elettorale della destra in Italia, e dall’azione da lui svolta col presidente francese Emmanuel Macron per tenerla nell’angolo nella gestione dell’Unione, Giorgia Meloni si è presa la sua rivincita. (Start Magazine)

Agli inizi dello scorso mese di giugno, i giorni 8 e 9, si sono svolte le elezioni per il Consiglio Europeo che hanno dato alcuni importanti segnali per la politica, in particolare la debolezza della Francia di Macron per la crescita elevata per il partito della Le Pen, RN, che si è confermato il primo partito del paese con il 32% dei voti, mentre quello di Macron ha realizzato solo il 14,9% dei voti con una variazione di quasi 17 punti in percentuale; Macron ha immediatamente convocato le elezioni nazionali per ridurre il potere contrattuale della Le Pen. (Teleborsa)