Murano, cavi della fibra sopra lo stemma: residenti infuriati

La Nuova Venezia SALUTE

Adesso invece ci sono i cavi della Tim.

Ma questo non è l’unico schiaffo alla storia di Murano

Non dopo aver ricollocato i cavi, naturalmente. MURANO.

Un tempo, a dividere Murano a metà era una pietra in marmo, collocata sulla parete di un edificio, e raffigurante lo stemma dell’isola, il celebre gallo.

Io non voglio condannare nessuno, anche perché immagino che non tutti conoscano la storia di Murano. (La Nuova Venezia)

Ne parlano anche altri giornali

Puntiamo in tempi brevi, entro la fine dell’estate, ad avviare alcuni tratti sperimentali interni e della Brentana con il divieto di transito ai tir. Con l’autunno poi, la regionale 11 che affianca il corso del Naviglio da Malcontenta a Stra passando per Dolo e Fiesso sarà vietata al traffico dei camion. (La Nuova Venezia)

«Sono uno degli 11 consiglieri di Municipalità di Mestre che ha chiesto che finalmente ci sia un momento di confronto tra la popolazione di viale San Marco (e non solo) e la Municipalità. Il Comitato di quartiere per questo non parteciperà all’incontro “on line”. (VeneziaToday)

La giunta ha contestualmente chiesto agli uffici tecnici di valutare, dal punto di vista della conformità al piano urbanistico, entrambi i. Pronto un nuovo progetto che prevede oasi interrate o schermate. (La Nuova Venezia)

Tutto sommato è una misura che condivido personalmente: più Green pass, più vaccinati abbiamo, e più riusciremo a uscire da questa pandemia. Si punterebbe a consentire ai datori di lavoro di richiedere l’esibizione di una certificazione verde valida per l’ingresso nei luoghi di lavoro e lo svolgimento delle mansioni lavorative. (La Nuova Venezia)

Venezia, le addette alle spiagge comunali costrette a dormire in spogliatoi senza abitabilità. Qui, a poche decine di metri dall’ingresso, si apre un’area adibita a cantiere. Accade nell’area di Venezia Spiagge, la società del Comune, che sostiene: “All’oscuro di tutto”. (La Nuova Venezia)

«Ci chiediamo come sia stato possibile arrivare ad un tale numero di contagi nel reparto di medicina», dicono i nipoti, «dove è ricoverato anche il nostro nonno, risultato positivo. Il nonno ci chiama, grazie al buon cuore di qualche infermiera e ci chiede di andare lì, ma non possiamo. (La Nuova Venezia)