Pillola Merck anti-Covid, Ema valuta benefici e rischi

Il Giorno SALUTE

L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha cominciato la valutazione dell'antivirale orale Lagevrio (molnupiravir) sviluppato da Merck Sharp & Dohme in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics per trattare il Covid-19 per gli adulti.

La pillola Merck è già stata approvata in Gran Bretagna

Se l'Ema concluderà che i benefici di Lagevrio superano i suoi rischi nel trattamento del Covid-19, raccomanderà di rilasciare una Aic. (Il Giorno)

Ne parlano anche altri giornali

La lotta alla pandemia Covid: Ema, chiesta l'autorizzazione per la pillola Merck. L'Agenzia europea per i medicinali, Ema, ha iniziato a valutare una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio per il medicinale antivirale orale Lagevrio (molnupiravir). (Rai News)

Su raccomandazione della Science Task Force Covid-19, l’Ufficio federale della sanità pubblica ha stipulato un contratto per un massimo di 8640 confezioni di Molnupiravir, medicamento antivirale per il trattamento della COVID-19. (Ticinonews.ch)

Il medicamento orale, considerato promettente contro il coronavirus, dovrebbe essere disponibile al più tardi entro gennaio 2022. La Confederazione assumerà i costi del trattamento nel settore ambulatoriale finché non saranno rimborsati dall’assicurazione malattia obbligatoria. (Corriere del Ticino)

Il farmaco, che potrebbe essere disponibile tra poche settimane, dovrà essere presa due volte al giorno per cinque giorni nella cura della malattia. La pillola anti-Covid sviluppata da Merck, non ancora autorizzato in Ue, dovrà essere presa due volte al giorno per cinque giorni. (Nurse Times)

Il contratto è stato stipulato con l’azienda svizzera MSD Merck Sharp & Dohme AG. I costi del trattamento nel settore ambulatoriale saranno assunti dalla Confederazione finché non saranno rimborsati dall’assicurazione malattie obbligatoria. (RSI.ch Informazione)

La fornitura prevede un massimo di 8.640 confezioni del farmaco. Un’arma efficace in più nella lotta al coronavirus. (Corriere del Ticino)