Automotive, mercato europeo in declino almeno fino al 2030

Automotive, mercato europeo in declino almeno fino al 2030
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ECONOMIA

Redazione Economia Redazione Economia   -   L’industria automobilistica globale, dopo anni di crescita sostenuta, si trova oggi a fronteggiare una fase di stagnazione destinata a protrarsi nel lungo periodo. Lo conferma l’ultima indagine condotta da Aniasa e Bain & Company, che delinea un quadro complesso, segnato da nuovi equilibri geopolitici e industriali capaci di minare la stabilità dell’intero settore. Se nel periodo 2001-2017 l’Asia, con la Cina in prima linea, ha trainato l’espansione del mercato, le proiezioni per il prossimo decennio rivelano una sostanziale frenata: in Cina si prevede un incremento quasi nullo (+0,3%), mentre Europa (-0,6%), Nord America (-0,4%), Giappone e Corea (-1,2%) registreranno un calo strutturale.

A emergere, tuttavia, sono altre aree geografiche, come l’Asia meridionale e il Sud America, dove il tasso di crescita annuo composto (Cagr) toccherà rispettivamente il +2,7% e il +1,5%. Un dato che, se da un lato indica possibili opportunità per i costruttori, dall’altro conferma lo spostamento progressivo dei centri di gravità del mercato.

In Europa, e in particolare in Italia, la situazione appare critica. Gli acquisti di auto nuove continuano a contrarsi, spingendo sempre più consumatori verso il mercato dell’usato, mentre la transizione all’elettrico – nonostante gli incentivi e le pressioni normative – stenta a decollare. Paradossalmente, nonostante il crollo delle immatricolazioni di diesel, le emissioni medie di CO₂ rimangono superiori ai livelli del 2015, segno che la sostituzione con motorizzazioni più pulite non sta avvenendo con la rapidità necessaria.