Quirinale, Berlusconi sfida 'fuoco amico': "Draghi resterà a Chigi, posso farcela"

Adnkronos INTERNO

Il critico d'arte, però, lo ha messo in guardia dal 'fuoco amico' il vero scoglio da superare.

Pure Fdi è freddina, non 'si espone' più di tanto e attende che sia il Cavaliere a ufficializzare la sua corsa.

Nell'inner circle forzista, molti avrebbero consigliato a Berlusconi di dare la sua disponibilità solo dopo aver innanzitutto verificato l'unità della coalizione attorno al suo nome.

''Il vertice servirà a capire come allargare il campo, ovvero come proporre la candidatura di Berlusconi al Colle al di fuori del perimetro del centrodestra'', dice Lorenzo Cesa dopo aver sentito al telefono Silvio Berlusconi (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Appena più articolato il commento del suo collega, Flavio Gastaldi, deputato e sindaco di Genola: “Attendiamo la riunione di gruppo che immagino si farà a ridosso della prima votazione Fino a poco tempo fa sembrava certo che a sostituire Sergio Mattarella al Quirinale fosse l’attuale premier Mario Draghi. (TargatoCn.it)

– Mancano 12 giorni al via delle consultazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica. (Radiogold)

E’ per questo che la motivazione che Draghi debba restare a Palazzo Chigi non regge La permanenza di Draghi a palazzo Chigi e la conferma di Mattarella al Quirinale sarebbe – per Mannheimer – “la soluzione perfetta. (AlessioPorcu.it)

La linea draghiana di Brugnaro non è un mistero, ma anche Toti ha provato a tirare il freno: “Se Draghi va al Colle il governo va avanti lo stesso. Viva Mario Draghi, siamo fedeli a Silvio Berlusconi, meglio un bis di Sergio Mattarella. (L'HuffPost)

Io gli ho chiesto ‘E chi sono questi?’ Lui fa l’equazione: ci sono parlamentari senza un futuro e allora mi voteranno Lui però insiste, dice che Draghi non lo vuole votare e allora lo aiuto», spiega in un’intervista a La Stampa. (Open)

Non sarà facile la battuta, perché gli scoiattoli possono essere di tre tipi. Di solito questa specie appartiene alla sinistra snob e radical chic, al Pd insomma (Corriere della Sera)