Covid, parla l'Ad di Pfizer: quando l'Ue tornerà alla normalità

Virgilio Notizie ECONOMIA

Sapevamo che l’euforia dopo i primi vaccini sarebbe venuta meno quando, mese dopo mese, la gente vede che la vita non cambia molto.

Bourla fa sapere che Pfizer ha in programma “di aumentare drasticamente le forniture di vaccini ai Paesi europei nelle prossime settimane”.

Ma in Israele si vedono i veri effetti del vaccino: quando copri una parte importante della popolazione, diventa possibile tornare quasi alla vita di prima. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, in un’intervista alla Cnbc. Le persone vaccinate con il siero contro il coronavirus di Pfizer/BioNTech potrebbero avere bisogno di una terza dose entro 12 mesi per completare l’immunizzazione. (Nordest24.it)

E arriverà anche un vaccino per bambini”. Albert Bourla, amministratore delegato della casa farmaceutica Pfizer, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera che l’ha pubblicata sul proprio sito. (IlNapolista)

Nel nostro stabilimento di Puurs, in Belgio, entro maggio programmiamo di raggiungere il ritmo di circa 100 milioni di dosi prodotte al mese. 15 aprile 2021 a. a. a. Albert Bourla è presidente e amministratore delegato di Pfizer parla dell'emergenza coronavirus. (LiberoQuotidiano.it)

La presidente Ursula von der Leyen ha confermato l’avvio delle trattative con Pfizer-Biontech per un terzo contratto: “Prevede la consegna di 1,8 miliardi di dosi nel periodo dal 2021 al 2023. 15 aprile 2021 a. (LiberoQuotidiano.it)

Ne è convinto l'ad di Pfizer che fa l'esempio di Israele: "certo, Israele è un paese piccolo, con i confini chiusi 250 milioni di dosi in questo trimestre L'ad di Pfizer: aumenteremo drasticamente le forniture all'Europa "Realistico un ritorno alla normalità in autunno". (Rai News)

Certo, c’è sempre la possibilità che qualcosa vada storto, come si vede dai problemi che stanno avendo altre aziende. Un aumento drastico delle forniture all’Europa, la certezza che per ora il vaccino risulta “sicuro” sulle varianti e sulle persone. (Il Fatto Quotidiano)