Inail condannato a risarcire un malato: “C’è un nesso causale fra cellulare e tumore”

La Stampa INTERNO

«Le persone devono sapere quali rischi corrono a trascorrere la giornata con il dito sullo schermo o con l’orecchio attaccato allo smartphone».

Un nesso che è stato stabilito anche dalla Corte d’Appello di Torino.

Perché – e lui l’ha scoperto in prima persona – tra il tumore al cervello e l’uso prolungato del telefonino c’è un nesso di causa-effetto.

«Ci sono solidi elementi per affermare un ruolo causale tra l’esposizione dell’appellato alle radiofrequenze da telefono cellulare e la malattia insorta», scrivono. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

La selezione del meglio del giornalismo di Repubblica. (La Repubblica)

Il giudice del lavoro del Tribunale di Ivrea aveva riconosciuto che il tumore contratto dall'uomo, benigno ma invalidante, è stato causato dall'uso scorretto del telefono cellulare. La Corte d’Appello di Torino ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea, emessa nel 2017, secondo cui l’uso prolungato del telefono cellulare può causare tumori alla testa. (HDblog)

La sentenza della Corte d’Appello di Torino condanna l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale a un dipendente di Telecom Italia, Roberto Romeo, affetto da neurinoma del nervo acustico. (next)

Nel 2018 era stato condotto uno studio da parte di 11 scienziati indipendenti in cui si sosteneva il contrario. L’uso prolungato del telefono cellulare può causare tumori alla testa. (L'HuffPost)

I dati disponibili sulla base delle ricerche degli ultimi 30 anni suggeriscono che l’uso dei telefoni cellulari non sia associato all’aumento del rischio di tumori. Niente cellulare sotto il cuscino, non se ne comprende il vantaggio una volta per tutte i dubbi. (Corriere della Sera)

"L'ho usato per lavoro per almeno 4 ore al giorno per 15 anni. Da quando si è ammalato porta la sua esperienza di vita in giro per le scuole, parla con la gente. (La Repubblica)