Macron incontra a Parigi i Capi di Stato Maggiore europei

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Il Sole 24 ORE ESTERI

Macron incontra a Parigi i Capi di Stato Maggiore europei 11 marzo 2025 Milano, 11 mar. - Il presidente francese Emmanuel Macron ha parteciparto a Parigi alla riunione dei capi di stato maggiore dell'Unione Europea e degli eserciti della Nato sulla guerra in Ucraina (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie A Parigi vertice dei ministri della difesa di cinque grandi paesi europei – Francia, Germania, Italia, Polonia e Regno Unito – per ”coordinare la propria azione” e il sostegno a Kiev. (TV2000)

Sono intervenuti il Vicepresidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè, il Sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria, Alberto Barachini. (Il Giornale d'Italia)

– Gli aiuti all’Ucraina e la creazione di una difesa comune europea. Sono due le riunioni in programma oggi a Parigi, a Val de Grace, che vedono coinvolti cinque ministri della difesa: italiano, francese, britannico, polacco, tedesco. (Agenzia askanews)

Sulla coalizione di volenterosi a sostegno di Zelensky Meloni si tiene mano libera

Roma, 8 mar. E’ questa – secondo quanto si apprende – la posizione ‘attendista’ decisa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in vista della riunione convocata a Parigi il prossimo 11 marzo. (Agenzia askanews)

Per i volenterosi è l’ora di fare «un piano» per le garanzie di sicurezza all’Ucraina. Il discorso del presidente francese avrebbe dovuto essere pubblico, ma è invece restato a «porte chiuse», come tutta la riunione dei trenta, che ha riunito praticamente tutti i paesi Nato, esclusi ovviamente gli Usa, ma con gli associati Australia, Giappone e Nuova Zelanda e un rappresentante dell’Ucraina. (ilmessaggero.it)

Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Palazzo Chigi suonano come una conferma: è stata giusta la linea tenuta da Giorgia Meloni, che non contempla un impiego di soldati italiani, senza che la pace sia sancita, e dopo il voto di una risoluzione Onu. (L'HuffPost)