Riforme istituzionali ed elettorali: ecco il piano. E al Senato cambia l'età degli elettori

Tiscali Notizie INTERNO

Due riforme, però, per le quali non basta modificare i regolamenti parlamentari, ma serve seguire l’iter classico delle riforme istituzionali: doppia lettura in ognuna delle Camere e a maggioranza qualificata o, almeno, assoluta.

I partiti, infatti, sono ben lungi dal prendere in mano lo scottante dossier della legge elettorale

"La norma – spiega, in punto di diritto, il deputato e costituzionalista dem Stefano Ceccanti – provoca, con qualsiasi legge elettorale si voti, una discrasia nei risultati del voto. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri giornali

Nel decreto legge è “entrato” anche il Dl proroga termini. Vengono poi fissati ulteriori termini per la presentazione dei rendiconti e dei bilanci degli enti territoriali e delle Camere di commercio (Il Sole 24 ORE)

Caro direttore, il taglio del 40% dei seggi della Camera e del Senato confermato dal referendum popolare dello scorso settembre ha generato conseguenze in contrasto con diverse previsioni costituzionali - tra queste l’alterazione del collegio dei grandi elettori (parlamentari e regionali) del presidente della Repubblica. (La Stampa)

Secondo via libera dell'Aula della Camera alla proposta di legge costituzionale che abbassa l'elettorato attivo per il Senato della Repubblica a 18 anni. Voto ai 18enni per i senatori, la riforma passa anche a Palazzo Madama. (la Repubblica)

"La riforma consentirà di far partecipare al voto circa 4 milioni di giovani che oggi sono esclusi dall'elezione di una delle due Camere rappresentative dei cittadini. Via libera, il terzo, alla riforma costituzionale che estende ai diciottenni il diritto di voto per il Senato, per cui al momento è necessario aver compiuto 25 anni. (Fanpage.it)

«È arrivato il momento di un’unica assemblea parlamentare» assicura Claudio Martelli che ha lanciato questa proposta dalle colonne dell’Avanti, mensile che dirige. Perché dovrebbe essere questo Parlamento, così eterogeneo e litigioso, a fondere Camera e Senato? (Corriere della Sera)

Con 405 voti a favore, 5 contrari e 6 astenuti, l’assemblea ha ratificato la terza e penultima lettura della riforma. La direzione intrapresa è quella di favorire la partecipazione delle nuove generazioni alla vita politica (Il Fatto Quotidiano)