Charlie Hebdo: un decennio dopo l'attentato

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ESTERI

Il settimanale satirico francese Charlie Hebdo, a dieci anni dall'attentato jihadista che colpì la sua redazione nel centro di Parigi il 7 gennaio 2015, ha pubblicato un numero speciale per commemorare la strage. La copertina, con la scritta "Increvable!" (indistruttibile), mostra un lettore seduto su un fucile d'assalto, intento a leggere soddisfatto il numero "storico" di trentadue pagine, diffuso in trecentomila copie. L'attacco, che costò la vita a dodici persone, tra cui otto membri della redazione, scioccò il mondo intero e diede vita allo slogan "Je suis Charlie".

La commemorazione di oggi vede la Francia ricordare le vittime con cerimonie in rue Nicolas-Appert, dove aveva sede Charlie Hebdo, in boulevard Richard Lenoir, dove il poliziotto Ahmed Merabet fu ucciso dai fratelli Kouachi in fuga, e davanti al negozio Hypercasher a Porte de Vincennes. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha scritto sui social network che "gli uomini e le donne di Charlie Hebdo sono stati uccisi per ciò che rappresentavano".

Il numero speciale del settimanale è composto da vignette selezionate tra quelle di un concorso internazionale a tema "Ridere di Dio". Charlie Hebdo, con questa edizione, ribadisce che "la voglia di ridere non morirà mai". Il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato che il rischio terrorismo resta, ma la satira possiede una virtù che ha aiutato molti a superare momenti difficili.

L'attentato del 2015 aprì una stagione di terrore jihadista per la Francia, segnando profondamente il paese.