Terremoto ai Campi Flegrei, scossa di magnitudo 4.4: la più forte da 40 anni

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INTERNO

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 ha scosso i Campi Flegrei nella notte del 13 marzo 2025, eguagliando per intensità quella registrata il 20 maggio 2024, già considerata la più violenta degli ultimi quarant’anni in questa zona. L’evento sismico, che ha riportato l’attenzione sul fenomeno del bradisismo – da tempo attivo nell’area compresa tra Pozzuoli e Napoli – ha generato allarme tra la popolazione, costringendo molti a cercare rifugio in spazi aperti o strutture pubbliche.

Poco dopo la scossa, momenti di tensione si sono verificati all’esterno dell’ex base Nato di Bagnoli, a Napoli, dove centinaia di persone, in cerca di un luogo sicuro per trascorrere la notte, hanno tentato di forzare i cancelli chiusi. La folla, spinta dalla necessità di trovare riparo, ha cercato di accedere all’area, trasformando un luogo simbolo del passato in un rifugio improvvisato per chi, spaventato, non voleva rimanere in casa.

A Pozzuoli, il sindaco Gigi Manzoni ha annunciato la chiusura delle scuole per giovedì 13 marzo, spiegando che i tecnici comunali e della Città Metropolitana avrebbero effettuato controlli negli edifici scolastici per verificarne l’agibilità. «Al momento non si segnalano danni o persone ferite nel territorio di Pozzuoli», ha precisato Manzoni, aggiungendo che sono state allestite aree di attesa in diverse zone della città, tra cui il Lungomare Pertini, Largo del Ricordo e il Parco Urbano di Via Vecchia delle Vigne.

Il terremoto, oltre a riaccendere i riflettori sulla fragilità del territorio flegreo, ha riportato alla memoria il fenomeno del bradisismo, che da anni caratterizza l’area con sollevamenti e abbassamenti del suolo. Questa dinamica, che rende la zona particolarmente sensibile agli eventi sismici, è stata oggetto di studi e monitoraggi costanti, ma la scossa di magnitudo 4.4 ha dimostrato come il rischio sia sempre presente e come la popolazione debba convivere con un’incertezza che, periodicamente, si trasforma in paura.